Agosto, il narciso
Finalmente sei tornato. Ce ne hai messo di tempo. Ho contato gli istanti in una apnea involontaria. Lo so che potresti ribattere con forza che sono gli stessi minuti di ogni anno, ma in cuor tuo sai che il tempo ha misure differenti. Settimane veloci come uno shot di tequila, istanti immobili come un treno in ritardo. Ci ho messo qualche giorno a digerire il tuo ritorno, volevo essere sicura di non dover tornare indietro. Volevo essere sicura che non mi mancasse l’estate e, con questo insolito pensiero, mi sono accorta che con Agosto ho un pessimo rapporto e che facendo la conta sono pochi quelli che ricordo con gioia. Sicuramente lo scorso Agosto. Quando il mondo si fermava il mio ricominciava, equilibrato e inebriante pronto a intraprendere una nuova vita fatta di passato votato al futuro. O a quello di quell’estate in cui cercavo desideri tra le stelle, con i piedi nella sabbia e le spalle avvolte in un tenero abbraccio adolescenziale o quello in cui la follia di adolescen...