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Visualizzazione dei post con l'etichetta BLONDE NOVEL

Agosto, il narciso

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Finalmente sei tornato. Ce ne hai messo di tempo. Ho contato gli istanti in una apnea involontaria. Lo so che potresti ribattere con forza che sono gli stessi minuti di ogni anno, ma in cuor tuo sai che il tempo ha misure differenti. Settimane veloci come uno shot di tequila, istanti immobili come un treno in ritardo. Ci ho messo qualche giorno a digerire il tuo ritorno, volevo essere sicura di non dover tornare indietro. Volevo essere sicura che non mi mancasse l’estate e, con questo insolito pensiero, mi sono accorta che con Agosto ho un pessimo rapporto e che facendo la conta sono pochi quelli che ricordo con gioia. Sicuramente lo scorso Agosto.  Quando il mondo si fermava il mio ricominciava, equilibrato e inebriante pronto a intraprendere una nuova vita fatta di passato votato al futuro. O a quello di quell’estate in cui cercavo desideri tra le stelle, con i piedi nella sabbia e le spalle avvolte in un tenero abbraccio adolescenziale o quello in cui la follia di adolescen...

Indelebile bugia

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Ho imparato quanto sia inutile l’avverbio “mai”. Credo l’abbiamo inventato apposta per essere contraddetto, che esita perchè qualcuno con aria saputa possa ricordarti “mai dire mai…”, ovviamente dopo aver compiuto consciamente l'ennesima cazzata, sicuri che l'avreste spuntata voi. Invece… Credo sia un vero è proprio anatema: la maledizione del "mai". “Non mi innamorerò mai di uno così"(FATTO) “Non avrò mai i capelli corti” (TAGLIATI A ZERO) “Non taglierò MAI più la frangia” (FATTO e RIFATTO) “Non mi ubriacherò MAI più” (BUFFONA) “MAI lo/la perdonerò” (Cretina ci sono cascata ancora) “Non metterò MAI più una mascherina d’estate per la mia salute” (pandemia batte tumore come carta mangia sasso). Quindi proporrei un minuto di silenzio e riflessione su queste tre  malefiche letterine. Forse "controverse" è il termine più adatto. In fondo però il 3 è il numero perfetto. Uno dei "MAI" più clamorosi su cui mi son dovuta ricredere è il fatto che non a...

MIO AMATO FRANK

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Mio amato Frank, non è facile, ma anche questa volta ci siamo riusciti, tra una vita e l’altra, abbiamo rubato del tempo al tutto. Colmare la distanze tra noi è diventato il problema meno difficile da risolvere rispetto alle regole che scandiscono questi strani giorni, fatti di regole e capricciosi come gli adolescenti in preda agli ormoni.  Se penso a come ti ho incontrato… la possibilità di capitare in quel posto erano praticamente nulle, ma evidentemente il Caso ha deciso che quel giorno ci saremmo dovuti incontrare, scegliendo te in quella moltitudine.  Ricordo con precisione che lo stupore di quando il mio sguardo si è posato su di te e di come gli stessi occhi rivolti al cielo chiedessero se quello fosse uno scherzo. Nessuno dei presenti ha intuito cosa stesse accadendo fu tra di noi, probabilmente nemmeno noi. Il lavoro è sempre una buon diversivo dove nascondere le cose e i sentimenti. Abbiamo lasciato che accadesse. Siamo passato, presente e futuro in un solo ist...

POSSIAMO RICOMINCIARE

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Ti sento sento nell’aria, ti sento im-ponente sulla mia pelle, energica e maliziosa. Ti porto dentro, ma ogni volta che torni sembra la prima volta. Ti accompagnano i ricordi delle stagioni passate, dei primi baci e di quelli che non puoi scordare. Hanno memoria di te gli inizi,

JE SUIS FRIDA KAHLO, MA NON AMO COME TE

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Cara Frida, sì, sei andata oltre il mito svestendoti di quell’aura di superiorità per diventare umana. Fai meno paura, sei arrivabile, comprensibile, tangibile, fragile. Eri mito, ora (per me) sei donna. Come me. Credo saremmo diventate amiche, sai?. Forse esagero. Non credo, no. Assomigli molto alle mie amiche e donne che stimo,  quelle che vengono definite  “donne con le palle”. Sono donne energiche, spavalde, forti. Hai presente quelle che ci sono sempre, che risolvo problemi e che sembra possano portare sulle loro spalle tutto il  peso del mondo senza aver bisogno di un sostegno. Ne hanno invece , per sopportare  quelli altrui e anche, dopo, i loro. Sono quelle donne che inseguono i loro sogni, i loro ideali con la grinta degli adolescenti, che si scaldano per un torto e che non si pentono mai di quello che hanno fatto, perchè, le ha portate a essere quello che sono.  Lamentano, in silenzio, di non poter mai essere “deboli”, perchè gli a...

DI ONDE, ZENZERO E PISTACCHIO

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Si erano conosciuti a causa delle onde. Quelle di lui arrivavano pungenti dai venti del Nord, quelle di lei da quelli caldi e insidiosi del Sud. Entrambi avevano dovuto trattenere il fiato e trovare la forza per non rimanere sul fondo e tirare fuori la testa per respirare ancora.  Nonostante le onde avessero lasciato lividi profondi e ancora dolorosi, nulla impedì a entrambi di continuare ad amarle. Quello fu lo spunto della loro prima conversazione, che però risultò scarna di parole nonostante l’incontro fosse stato organizzato da mercanti di sogni per parlare di commercio, di seta e di conquiste.  Era estate, e si sa, di onde sarebbe stato meglio parlarne con l’arrivo della stagione fredda. Si salutarono con la promessa di vedersi al ritorno dei loro viaggi.  Un giorno qualsiasi, ad un’ora qualsiasi di un pomeriggio di caldo arrivò un messaggio che parlava di punk. Asia, il cui nome era stato scelto da una madre che aveva sognato di perdersi tra le spezie e...

LA FIABA DI SAN LORENZO

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C’erano una volta il Regno dell’Est e quello dell’Ovest.  Entrambi baciati dal sole, volgevano i loro sguardo al mare ed erano uniti in un abbraccio fatto di boschi e sentieri. Quelli che per secoli erano stati regni amici e alleati nella ricerca della pace e dell’armonia si erano divisi per uni stupido screzio tra i due Re che li governavano. Si racconta che un giorno alla presenza della Regina del Sud e del suo fascino i due litigarono perché entrambi volevano possedere il mare più blu del mondo, in cui la bella regnante avrebbe potuto trascorrere ore felici. L’arroganza del Re dell’Est e l’orgoglio del Re dell’Ovest segnarono la fine della pace tra i due regni. Importante per la narrazione è dire che dopo questa rottura i Re fecero educare i loro primogeniti all’arte della guerra con l’unico obiettivo di conquistare l’uno il regno dell’altro ed essere così il sovrano di tutto il mare conosciuto.  I due giovani erano stati cresciuti come fratelli. Sin da quand...

SARÒ MAMMA!

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Sarò mamma o forse no. Ultimamente me lo chiedo spesso, ma non perché sia scattato l'orologio biologico o sia successo qualcosa che non mi aspettavo.  Appassionata di sociologia mi guardo intorno e vedo una spaccatura delle trentenni di mezzo corso. Abbiamo le single dopo decenni, le neo separate, le fidanzate da una vita e le spose perfette. Tra queste dobbiamo ancora dividere tra chi ha o non ha prole. Premetto che non vuole essere una critica, né tanto meno una presa di posizione, solo il punto di vista di chi, come me non ha ancora procreato a questa età. Quando hai trentasei anni e non hai figli ti trovi a essere la rappresentante di una categoria ben precisa: futura puerpera attempata (dando per scontato che prima o poi ti farai fecondare). Errato. Alle volte non filiare è una scelta, libera. Capita, lo dico per esperienza, di trovarti al supermercato e di essere l'involontaria protagonista delle critiche della signora dei salumi: "Mio figlio ha quas...

DIARIO DI UN CUORE/4 - TI AMO

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CANAGLIA! Io lo sapevo. Ve lo avevo detto. Non si è fatto più sentire. Sparito, evaporato, eclissato. Sono stato spiegato?! E io che rimango qui al mio posto, fedele accanto a lei che mi sfugge. Ho notizie da Testa che lo pensa spesso e da Razionalità che capisce la sua assenza, lo giustificano perché è la sua assenza ha un senso logico.  Io no. Non capisco. Uno non può starti vicino praticamente h24 per una settimana, andarsene con la promessa di tornare per poi  lasciarti senza notizie. E tu cosa fai? Stai lì buona buona ad aspettare.  Non si è mai sentita sta storia. Un pò di dolore, afflizione  rabbia sarebbero il minimo sindacale. Certo che se mi lasci fuori... Non soffri, è vero, ma non ami.  Quello che più mi preoccupa è l'assoluta serenità, quasi leggerezza che la accompagna. Me ne sono accorto perché non riesco nemmeno più a farle venire la tachicardia.  Forse ho sbagliato tutto. Devo fermarmi un momento e rivedere le mie posizi...

DIARIO DI UN CUORE/3 - Anche tu sei andato via

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Dal mare è arrivato, dal mare è ripartito. Lo sapevo che non sarebbe rimasto. Senza me nessuno rimane. Egocentrico e accentratore? Certo! Come dice Lei sono “UN MALEDETTO MUSCOLO PENSANTE”. Puoi essere d’accordo con me o meno, puoi considerarmi e decidere che per la tua vita non sono importate, puoi tentare di escludermi, ma, in “Cuor tuo”, sono la voce della coscienza, quella che dice la verità anche quando non vuoi ascoltarla. Custodisco le tue paure e tuoi più intimi segreti, solo a me non puoi nasconderli. Ecco perché cerchi di evitarmi. Ho il potere di farti volare e sbatter la faccia su un asfalto coperto di ghiaia in un tempo talmente piccolo da sembrare irreale. Questa volta però sono confuso. Lei sembra aver trovato una sua dimensione senza di me. Testa e Ragione hanno fatto davvero un bel lavoro.  “Dove sei andata, cos?hai fatto mai? Una donna, donna dimmi Cosa vuol dir sono una donna ormai” Battisti detta i beat della mia preoccupazione. La sento più leg...

DIARIO DI UN CUORE/2 - Madness

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m-m-m-m-m-mad-mad-mad m-m-m-m-m-mad-mad-mad m-m-m-m-m-mad-mad-mad m-m-m-m-m-mad-mad-mad* Cose da matti: non è ancora andato via. Testa e Razionalità mi hanno teso un agguato degno di una donna, anzi di due donne. Incazzate, specificherei. E lei, lei, lei… gli da retta. Si è preso il suo posto senza chiedere. Arrogante, sfacciato,irrimediabilmente affascinate. Ergo, vanno ancora di moda i belli tenebrosi. Non c’è altra spiegazione.  Ma stiamo scherzando?!  Lo osservo da vicino, più di cosa non possa immaginare. Sta lì appiccicato, non si muove dalla sua pelle morbida, chiara e delicata. Dio che nervi.  Io, misero Cuore, sono stato messo da parte. Ho il permesso di svolgere le mie funzioni fisiologiche. Stop. Non posso pensare, non posso sentire, posso solo scandire il tempo che mi passa addosso con i battito. E con lui che mi faccio sentire. Aritmico, scoordinato e impulsivo. Ribelle. I ribelli fanno colpo no? O lo fanno venire nel mio caso. Anyway, i...