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LUSSO 2020: MY NEW ECONOMY

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Lusso 2020: stare con le persone che ami. Stare vicini, spesso non troppo, ma con la grande volontà di incontrarsi. Dove incontrasi, mai come oggi ha voluto dire “venirsi incontro”. Incontro nelle paure, nelle esigenze, nelle imprese, nella vita, nella volontà. Lusso 2020: stare con la propria famiglia, quella d’origine e quella che con cui ci siamo scelti prendendo spesso pacchetti onerosi, ma senza i quali saremmo persone più vuote. Lusso 2020: vedere poche persone, quelle che di solito giustificano il fatto che tu sia sempre in giro perché ti amano a prescindere. Incontrasi a metà, sulla strada del ritorno che poi magari un’andata... Fondamentale guardarsi negli occhi, con il telefono in borsa, fossero anche solo 10 minuti, fosse anche solo un “pensiero”. Lusso 2020: avere persone che mi considerano a loro volta un Lusso. Che non importa quanto ci si vede, perché mi fanno viaggiare nel loro cuore. E non esiste distanza che tenga. Lusso 2020: il tempo, che rimane sempre poco, ma che ...

SONO MALATA. SONO FELICE!

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La felicità è la sindrome migliore da cui possa essere affetta. . È faticosa la felicità. Implica avere le spalle larghe, avere un sorriso sincero anche quando non sembra esserci un motivo concreto. Essere felici è un lavoro, quasi una missione.  Chi decide di essere una persona felice, accetta di farsi carico dei problemi degli altri e far finta che non esistano i propri. Le persone felici spesso sono affaticate, perchè a forza di essere il supporto per gli altri non hanno il diritto di essere giù, tanto nessuno gli chiederà “Tutto bene? Come Stai?”. Le persone felici si danno fastidio da sole quando si sentono tristi, ma pensano che sia la giusta

Voglio credere. Punto esclamativo.

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Immagino che tanti ci vedano una scritta che sporca la strada, uno scarabocchio, un simbolo di mancata civiltà. Probabilmente è così, oggi, però, io ci vedo altro. Ritrovo l'enfasi dell'innamoramento,

DIARIO DI UN CUORE/5 - TI PRESENTO LUI

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Sciocco, stupido, testone. Immaturo, vanitoso e anche permaloso. Mi chiedo come tu, che sei così sensibile e intuitivo, abbia pensato anche solo per un istante che io possa vivere senza di te.  Tu con il tuo amico Stomaco non sapete guardare alle sfumature, nemmeno quelle che mi hai insegnato tu, come prendere le distanze per avere un punto di vista obiettivo. Amare vuol dire anche questo, allontanarsi per capire. E io, questo ho fatto.  Hai faticato molto in questi anni, la vita non ti ha risparmiato nulla. Le gioie ti hanno riempito, gli amori hanno dato e tolto, ma le cure e i grandi dolori ti hanno indebolito.  Ricordi quel giorno di giugno di qualche anno fa quando ti sei letteralmente crepato?. Io perfettamente: crepe che si irradiano furenti dalle pareti al centro, per frantumarti in mille cocci di vetro. Ero sicura non avremmo più sentito nulla. Abbiamo superato anche quella, con fatica, imparando a gioire anche nell'oblio. É successo un gio...