Voglio credere. Punto esclamativo.


Immagino che tanti ci vedano una scritta che sporca la strada, uno scarabocchio, un simbolo di mancata civiltà.
Probabilmente è così, oggi, però, io ci vedo altro. Ritrovo l'enfasi dell'innamoramento,
quella che fa dormire due ore per notte e sognare ventisette; quella che insieme è tutto possibile; quella che non conosce limiti di tempo se non l'infinito. 
Voglio credere che non l'abbia scritta un ragazzino in preda agli ormoni, ma voglio credere che l'abbia scritta un mio coetaneo. Uno di quelli che una vita l'ha già vissuta, che l'Amore gli ha detto "ritenta sarai più fortunato" sbattendogli la porta sul naso, non esente da un grande ematoma emozionale. 
Voglio credere che sia dedicato a due che si sono scelti, a due che non credono nella perfezione, ma che la trovano nei difetti. 
Voglio credere in un sentimento che profuma di temporale estivo nei primi giorni d'autunno.
Voglio credere che nonostante le disillusioni di questa età, ci sia ancora chi ha voglia di mettersi in gioco, sapendo che è una partita ancora tutta da giocare e che, forse il meglio deve ancora arrivare.
In sintesi?
Voglio credere. 
Credo.
Punto esclamativo.

Commenti

  1. Ti suggerisco di aggiungere due dita di nocino al risveglio e prima di coricarsi :-D

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    1. Eccolo il cinico :-). Comunque preferisco il Bargnolino

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