LA PRECISONE DEL CASO


Amo la precisione del Caso.  Astuto, machiavellico, quanto dettagliato nei suoi piani. Sa stupirti, se sai ascoltarlo. Suggerisce riflessioni e analisi su ciò che è stato, ciò che sarà, ciò che poteva essere.

Prendete una giornata come oggi, un banalissimo martedì ottobre, qualche quotidiana urgenza sul lavoro e un appuntamento in centro. 
Succede che mentre fai sue passi per raggiungere la macchina, ti fermi a un bar per comprare le cicche e mentre ci sei ti spari un secondo caffè. Capita, che ti metti a cazzeggiare con FB e ti appaiono “i ricordi”, scrolli e ti rendi conto che lo stesso giorno di quattro anni fa eri nello stesso posto. Che strano, che caso.
La singolare coincidenza frizza il tempo. 
E uno di quei momenti in cui il Caso ti chiedere di tirare le somme e ti metti pensare a ciò che è cambiato, cosa  sia rimasto e a chi sei diventato.

Ottobre è sempre ottobre e come quattro anni fa il tempo è gradevole, ma non lo è più l’aria che si respira tra le vie della città. Quattro anni fa a questo Sale e Tabacchi avrei comprato una pacchetto di Camel al lampone, delle Big Babol e forse un bicchiere di vino. Oggi rimangono le Big Babol. Le sigarette non le compro più e per bere è troppo presto e quando arriva l’ora giusta non te lo servono  più.
Ti rendi conto che il lieto fine che avevi immaginato era solo la brutta bozza di quello che hai riscritto. 
Pensi alle persone che sono rimaste e capisci che c’è  il tempo per tutto e tutti, ogni esperienza è un insegnamento, ogni persona che hai incontrato doveva essere nella tua vita, non per forza ci doveva rimanere.
Il Caso che è oculato ti lascia la libertà di capirlo o di ignorarlo.
Il Caso che va a braccetto col Tempo, ti sussurra che c’è il momento giusto per ogni cosa, come capire che è il tempo per conoscere meglio una persona che, non è così diversa da te e che probabilmente non è entrata nella tua vita a caso.

Ti racconta che oggi rispetto a ieri pretendi di passare tempo di qualità con persone di qualità. 
Capita, che mentre pensi tutte queste cose, continui a giocare col telefono e ti metti ad ascoltare Cattaneo leggere “coincidenze” di Benni e ti ritrovi a ridere da sola in mezzo alla strada, perchè quattro anni fa, sempre la voce di Giancarlo ti aveva accompagnata a casa mentre ascoltavi “Parole Note”. 
Il Caso in fondo non esiste e ottobre in fondo è sempre ottobre.

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