PIÙ LUBRIFICANTI PER TUTTE

Mi sono alzata è un'altra volta ho avuto la conferma che sono una "donna strana".
Vedo sulla bacheca di un amico che il cartellone pubblicitario che avevo fotografato giusto due sere prima nella nebbia della periferia milanese è stata rimossa perchè ritenuta offensiva. 
Ho riso, per la seconda volta davanti a quell'immagine. La volevo postare scrivendo: "Se iniziano a girare le giacche con le spalline imbottite, allora vuol dire che siamo tornati negli anni '80". Se prima era un dubbio, ora ne ho la certezza. La censura e il perbenismo è lo stesso, con l'aggravante che un pò di acqua sotto i ponti ne è passata. 
Mi stupisco e mi innervosisco. Evidentemente, nonostante la parità, pare che le donne ancora non capiscano nulla di motori, anche perchè se fosse così avrebbero sostituto l'avvenente signorina con un bel manzo. Mi innervosisco perchè, nonostante la parità, ci sono ancora donne che si incarogniscono davanti a una BELLA donna che in maniera del tutto volontaria ha scelto di usare il suo corpo per lavorare e guadagnare. C'è chi non può scegliere. 
Mi innervosisco perchè  influencer, top model, calciatori e frequentatori dello star system possono  proporsi come meglio vogliono (che il vederli in mutande o a torso nudo è più facile che trovarli vestiti) e sono un'icona, un esempio, un modello imprenditoriale! 
Vero non è la pubblicità più elegante del mondo, ma è riuscita più che bene nel suo intento: far conoscere il prodotto, far parlare della campagna e quindi ottimizzare i costi di produzione. BRAVI.
Bravi anche per l'audacia, finalmente qualcuno che osa.

Sono convinta che almeno la metà di chi si è sentita offesa nel suo intimo per tale affronto alla femminilità passa le giornate con le amiche a lamentarsi di come il suo uomo non le guardi più con passione, con desiderio. 
Se proprio dobbiamo scandalizzarsi,
abbassiamo lo sguardo e puntiamo il dito su chi OBBLIGA giovani ragazze a spogliarsi, a regalare il proprio corpo NON VOLONTARIAMENTE su il ciglio di una strada. Loro non scelgono di stare lì, di farsi guardare, di farsi toccare. Ecco questo urta la mia femminilità. Ecco questo vorrei fosse tolto dalle strade, non un cartellone pubblicitario.

Non prendiamocela con un pezzo di pelle nuda o una frase ammiccante, fanno parte del gioco dei sessi, piuttosto puntiamo a vedere più uomini sui cartelloni. 
Insomma iscrivetevi a un corso di meccanica, magari imparereste che di lubrificanti migliorano la vita...

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