LA PRECISONE DEL CASO
Amo la precisione del Caso. Astuto, machiavellico, quanto dettagliato nei suoi piani. Sa stupirti, se sai ascoltarlo. Suggerisce riflessioni e analisi su ciò che è stato, ciò che sarà, ciò che poteva essere. Prendete una giornata come oggi, un banalissimo martedì ottobre, qualche quotidiana urgenza sul lavoro e un appuntamento in centro. Succede che mentre fai sue passi per raggiungere la macchina, ti fermi a un bar per comprare le cicche e mentre ci sei ti spari un secondo caffè. Capita, che ti metti a cazzeggiare con FB e ti appaiono “i ricordi”, scrolli e ti rendi conto che lo stesso giorno di quattro anni fa eri nello stesso posto. Che strano, che caso. La singolare coincidenza frizza il tempo. E uno di quei momenti in cui il Caso ti chiedere di tirare le somme e ti metti pensare a ciò che è cambiato, cosa sia rimasto e a chi sei diventato. Ottobre è sempre ottobre e come quattro anni fa il tempo è gradevole, ma non lo è più l’aria che si respira tra le vie d...