tag:blogger.com,1999:blog-76094659575875870512024-03-08T06:44:24.871-08:00BlondemindPer chi fa sul serio, ma non si prende sul serio...
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.comBlogger110125tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-31790601817191166032021-10-28T00:12:00.002-07:002021-10-28T00:22:51.115-07:00SQUILLO<p><span style="font-family: Helvetica; font-size: 16px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Helvetica; font-size: 16px;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-0oJ8WMtN8t0/YXpOy-Fm4aI/AAAAAAAAD4M/IeCjZlk0xFAloWXw2yU_Eea66uGw0RcpgCLcBGAsYHQ/s600/post%2Bit.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="450" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-0oJ8WMtN8t0/YXpOy-Fm4aI/AAAAAAAAD4M/IeCjZlk0xFAloWXw2yU_Eea66uGw0RcpgCLcBGAsYHQ/s320/post%2Bit.jpg" width="240" /></a></span></div><span><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Quale che settimana fa un’amica mi ha ricordato quanto fosse emozionante ricevere gli “squillini” sul telefono. Un pensiero che non sono riuscita a togliere dalla testa.</span></span><p></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s2" style="font-family: helvetica; font-size: medium;">I giovani di oggi sicuramente non sanno di cosa sto parlando, ma ai giovani di ieri sicuramente è venuto un piccolo grammo allo stomaco. Un gesto semplice che voleva dire “ti penso”, “sei nei miei pensieri”, “buongiorno” o “buonanotte". Inaspettati o molto attesi arrivavano a ogni ora del giorno e della notte con una larga gamma di interpretazioni, le peggiori delle quali erano quando smettevano di arrivare. </span></p><p class="p2" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 19.1px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><span class="s2"></span><br /></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s2" style="font-family: helvetica; font-size: medium;">All’epoca - e ci tengo a sottolineare il termine epoca - avevo trovato così triste che questi suoni di pochi secondi avessero soppiantato i bigliettini e le lettere d’amore. Che avessero spianato ore di meditazione, di fogli cancellati e corretti mille e soprattutto il coraggio di esporsi. Tutto digitalizzato e sintetizzato in un suono artificiale.</span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><span class="s2" style="caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black;">Ma ve le ricordate le letterine d’amore a partire dal “Ti vuoi fidanzare con me? Si, No, Forse” a quelle scritte durante le lezioni che correvano di mano in mano, di classe in classe prima di arrivare al destinatario? Piegate mille volte per stare nel palmo di una mano, per scivolare nella tasca dei jeans, piccoli per non essere visti da occhi indiscreti, </span><span style="color: black;">di cui unico testimone era il Mercurio di turno che aveva il compito fondamentale di essere il telefono senza fili tra i due scriventi, con la promessa di non aver visto e sentito nulla. L’uomo o la donna di fiducia di un amore che poteva nascere, o la spalla su cui piangere.</span></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="color: black;"><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><span style="color: black;"><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);">Conservo con cura tutti questi carteggi e di tanto in tanto prendere un tea con loro per rileggerli e </span></span><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black;">catapultarmi in un mondo di ricordi.</span></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="color: black; font-family: helvetica; font-size: medium;">Riaffiorano le stesse sensazioni, la tenerezza, il batticuore, i sospiri e le aspettative. Sono memorie che alle volte fanno tornare in bocca il sapore metallico della delusione, <span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);">delle promesse non mantenute, dei piani sfumati, di liste a cui non puoi mettere un spunta.</span></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><span style="color: black;">Amo codificare il linguaggio segreto che sta tra le righe, ammirare la calligrafia del mittente assaporandone l’impeto o la paura, mi piace chiedermi “chissà come sarebbe andata se…” come quando incontro le poche parole</span><span style="color: black;"> di tale Graziano che mi lasciò un bigliettino sul parabrezza dell’auto e di cui non ho mai conosciuto il volto per la troppa paura che fosse un folle.</span></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="color: black; font-family: helvetica; font-size: medium;">Voglio bene a tutte le mie letterine, ai bigliettini e pezzi di carta su cui è scritta una storia. Negli anni ho maturato una passione anche per i post it che lascio in giro per le case di chi è nel mio cuore. Conservo anche quelli, come pezzi di un puzzle che mi piace <span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);">ricomporre.</span></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><span style="color: black;">Oggi che la carta non la usa quasi più nessuno, che le lettere sono state sostituite dalle mail, diventa sempre più difficile diventare dei collezionisti di inchiostro d’amore, </span><span style="color: black;">di parole su carta stampata a emozioni. Oggi, proprio oggi tanto per cambiare mi accontenterei di ricevere uno “squillino,” magari in aspettato. da qualcuno che vuole semplicemente dirmi “ti penso!”.</span></span></p><p class="p3" style="caret-color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); color: rgba(0, 0, 0, 0.847059); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="color: black; font-family: helvetica; font-size: medium;">Voi no?</span></p>Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-70305854955234552842021-10-04T05:08:00.002-07:002021-10-04T05:10:50.323-07:00Agosto, il narciso<p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><br /></p></div></blockquote></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Finalmente sei tornato. Ce ne hai messo di tempo. Ho contato gli istanti in una apnea involontaria.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Lo so che potresti ribattere con forza che sono gli stessi minuti di ogni anno, ma in cuor tuo sai che il tempo ha misure differenti. Settimane veloci come uno shot di tequila, istanti immobili come un treno in ritardo.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ci ho messo qualche giorno a digerire il tuo ritorno, volevo essere sicura di non dover tornare indietro. Volevo essere sicura che non mi mancasse l’estate e, con questo insolito pensiero, mi sono accorta che con Agosto ho un pessimo rapporto e che facendo la conta sono pochi quelli che ricordo con gioia. Sicuramente lo scorso Agosto. </span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Quando il mondo si fermava il mio ricominciava, equilibrato e inebriante pronto a intraprendere una nuova vita fatta di passato votato al futuro.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">O a quello di quell’estate in cui cercavo desideri tra le stelle, con i piedi nella sabbia e le spalle avvolte in un tenero abbraccio adolescenziale o quello in cui la follia di adolescenziale è tornata a ricordare a una donna che non bisogna mai avere paura di voler diventare grande.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Poi è arrivato questo e avevo immaginato che avrei rotto la tradizione assicurandomi due fine d’estate consecutivi di pura euforia. Di quella felicità che permea il cuore dei sogni realizzati.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-kvgX6gPCHAs/YVrsX-UVTPI/AAAAAAAAD30/EAWmVDHawvoK_kzKzC3smX0nEqAWfQyXgCLcBGAsYHQ/s2048/gambe.HEIC" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-kvgX6gPCHAs/YVrsX-UVTPI/AAAAAAAAD30/EAWmVDHawvoK_kzKzC3smX0nEqAWfQyXgCLcBGAsYHQ/w300-h400/gambe.HEIC" width="300" /></a></span></div><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;">Che stolta sono stata, i colpi di scena sono quelli che caratterizzano la mia vita. Hai presente quelli che si definiscono “col botto”, quelli che in un film ti fanno esclamare “nooooo”. Ecco quelli. È stato sciocco da parte mia credere che li avessi finiti, che in qualche modo meritassi un bonus esistenziale, così, tanto per cambiare la trama. In fondo anche questo sarebbe stato un gran colpo di teatro, ma nulla, la tragedia vende di più.<span><a name='more'></a></span></div></span><p></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Un colpo secco e ben assestato, cinico e cruento come solo un cecchino saprebbe fare. Ma non sono morta, è arrivata la consapevolezza di aver coltivato fino ad ora una relazione tossica con Agosto. Con il suo sole, le sue promesse, la tua sensualità del “tutto è possibile”, mi carica di attese sicuro della mia buona fede, sempre pronta a credere che le persone e le situazioni possano cambiare per poi regalarmi un sonoro schiaffone a cinque dita. Brucia ogni volta come fosse la prima eppure continuo ad inciampare sempre nello stesso errore. Mi dirai che sono una stolta. Forse, ma preferisco essere così che abbassare la faccia davanti a chi mi ferisce.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Di Agosto ricordo troppo spesso il cuore in panne, le notte insonni a scannerizzare parole, gesti, persone, a rivivere momenti felici che sapevo non sarebbero tornati, come l’estate in cui in sella al mio cinquantino abbandonavo la mia casa e miei amici con l’incertezza del domani o </span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">quella passata a contare le scie degli aerei con il cuore in stand by e la promessa di amare sempre più me stessa che un uomo; o quello in cui ho contato gocce di veleno scivolare lente nel mio corpo mentre i dottori le chiamavano “opportunità”.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Sicuramente non potrò cancellare questo, lungo, lunghissimo mese di Agosto. Quanto male ha inflitto al mie membra, alla mia anima, la mia testa, alle mie certezze. Mi sono sentita piccola davanti allo specchio, fragile e volubile come non mi era successo mai. Piccola donna in un copro cosi imponente.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-UbYruhOIIQc/YVrq3qb4eFI/AAAAAAAAD3o/OgJfbFN5tKI2HQ2EtEFnfRo_SqGTEjIvwCLcBGAsYHQ/s4032/agosto%2B3.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-UbYruhOIIQc/YVrq3qb4eFI/AAAAAAAAD3o/OgJfbFN5tKI2HQ2EtEFnfRo_SqGTEjIvwCLcBGAsYHQ/w300-h400/agosto%2B3.jpg" width="300" /></a></span>Freddo come l’inverno, Agosto ha commesso l’errore di tutti narciso che ho incontrato sulla mia strada, pensare che il loro indiscutibile fascino sibillino possa annebbiare a tal punto il pensiero da non riconoscersi solo per celebralo come un Dio.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">agosto, che non credo meriti più la maiuscola, tornerà con le sue promesse e io lo affronterò con le mie certezze. Con la sicurezza che anche se sarò di nuovo con le guance rigate dalle lacrime, i polmoni senza aria e tutto sembrerà andare male ad Agosto, io saprò ridere grazie a un bambino maldestro che con il suo pallone mi obbligherà a non pensare e a lanciarmi nel vuoto per non essere colpita, di nuovo, ad agosto.</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ma in fono cosa ci si può aspettare da un mese che ti promette solo l’inverno?</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px; text-align: justify;">
</p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><b>Benvenuto Autunno, oggi sei la mia estate.</b></span></p></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"></p></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><br /></p></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><p></p></div></blockquote></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px; text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p></div></blockquote></blockquote>Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-9484430703793750312021-02-22T05:13:00.002-08:002021-02-22T05:15:36.096-08:00Indelebile bugia<p><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-EGOQxHiXl-A/YBOSaMAOsYI/AAAAAAAADyM/go0nshxMiIox2NxixG9au_d470O56pJrQCLcBGAsYHQ/s2048/Aries.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-EGOQxHiXl-A/YBOSaMAOsYI/AAAAAAAADyM/go0nshxMiIox2NxixG9au_d470O56pJrQCLcBGAsYHQ/w300-h400/Aries.jpeg" width="300" /></a></div><br /><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Ho imparato quanto sia inutile l’avverbio “mai”.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Credo l’abbiamo inventato apposta per essere contraddetto, che esita perchè qualcuno con aria saputa possa ricordarti “mai dire mai…”, ovviamente dopo aver compiuto consciamente l'ennesima cazzata, sicuri che l'avreste spuntata voi. Invece…</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Credo sia un vero è proprio anatema: la maledizione del "mai".</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">“Non mi innamorerò mai di uno così"(FATTO)</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">“Non avrò mai i capelli corti” (TAGLIATI A ZERO)</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">“Non taglierò MAI più la frangia” (FATTO e RIFATTO)</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">“Non mi ubriacherò MAI più” (BUFFONA)</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">“MAI lo/la perdonerò” (Cretina ci sono cascata ancora)</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">“Non metterò MAI più una mascherina d’estate per la mia salute” (pandemia batte tumore come carta mangia sasso).</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Quindi proporrei un minuto di silenzio e riflessione su queste tre malefiche letterine. Forse "controverse" è il termine più adatto. In fondo però il 3 è il numero perfetto.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Uno dei "MAI" più clamorosi su cui mi son dovuta ricredere è il fatto che non avrei macchiato la mia pelle con l'inchiostro. </span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Mi piacciono i tatuaggi, ma non su tutti e non tutti.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Sono convinta che un tatuaggio sia un come una formula magica che non vada fatta a caso o con superficialità; non si può tornare indietro.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Ha la solennità di una promessa, la forza di una preghiera, l'immortalità di un ricordo. </span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Vedo sempre più spesso pelli in cui si sovrappongono forme, colori e idee confuse come i loro proprietari. Moda senza pensiero, scarabocchi confusi con dei Pollock.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Un tatuaggio necessita di una testa che sappia indossarlo, vestirlo, accompagnarlo, non di un inseguitore di tendenze. Rispetto, credo che oggigiorno manchi il rispetto per i tatuaggi e per la propria pelle. Ma non è questo il punto, sto divagando, era solo per dire che MAI avrei pensato di indossare qualcosa per sempre. <i>Per sempre </i>è un tempo lunghissimo in cui puoi cambiare pelle 100.000 volte. </span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Poi però ho incontrato Andrea: occhi azzurri, viso d'angelo e modi gentili.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Un incontro breve, imbarazzante, in cui nessuno osava guardarsi negli occhi, ma in meno di un'ora lui aveva visto il mio seno nudo e macchiato la mia pelle di inchiostro in maniera irreversibile. E io che avevo pensato che mai mi sarei tatuata per un uomo e invece...</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Certo se non fosse stato il mio radioterapista probabilmente prima di tutta quella intimità avremmo bevuto almeno una birra insieme e, probabilmente, non mi sarei tatuata. Da quel giorno però due puntini verdi si sono aggiunti al milione di nei che colorano la mia pelle. Sono lì, uno sulla gola e uno sullo sterno, che si guardano sapendo di essere una parte fondamentale di me. Ho pensato spesso che se aggiungessi altri due puntini, messi nella giusta posizione potrebbero trasformarsi nella costellazione dell'Ariete. Chissà, forse un giorno.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Quel giorno però mi venne in mente che forse sfatando un "MAI" avrei cambiato le cose, così decisi! Nel momento in cui le mie dottoresse avessero firmato la remissione, io avrei avuto una data da tatuare sulla mia pelle. La data della mia rinascita. Pregai perchè arrivasse, ma la paura che non fosse abbastanza tramutò il tutto in un voto alla Madonna.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Sette anni, diverse date posticipate e innumerevoli controlli dopo, un venerdì 17 alle ore 17 la mia pelle cambiò colore per sempre. Avevo mantenuto la promessa.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Fu da subito un tatuaggio contraddittorio. Doveva essere piccolo, nascosto e di inchiostro bianco, l’importante è che contenesse un 3, un’ariete stilizzato e il 17.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">L’elfica pittrice di pelle ebbe la meglio con la sua idea artistica e mi limitai a essere tela, accettando il colore e i pronzoli liberty. </span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Quando l'ago terminò la sua corsa e il mio sguardo si posò su di lui a stento trattenni le lacrime. Non era commozione era panico: il gonfiore e la pelle irritata lo facevano assomigliare a un camaleonte incavolato.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Cosa avevo fatto? Forse dovevo prenderla sul serio quella cosa del “MAI”.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Ad attenderlo delle amiche e una bottiglia di vino (era un tatuaggio nato fortunato).</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Il giorno dopo lo guardai con tenerezza, era bello, anche se ancora gonfio e io ero meno terrorizzata.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Non lo dissi quasi a nessuno e con il pudore di un'adolescente evitai di raccontarlo anche a mio padre, che spero non legga queste righe.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Sono sette anni che mi accompagna, mi scordo di lui e lo vedo di rado, ogni tanto si affaccia malizioso da una scollatura più profonda, mostrando i suoi fiori di Primavera.</span></p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">
</p><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Mi piace sapere che siano in pochi a poterlo vedere, mi piace sapere che anche al mare passi inosservato, mi piace sapere che di base siamo lui e io e che sia proprio lui la mia indelebile bugia. </span></p><div><br /></div><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: large;"><br /></span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><br /></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><br /></p>Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0Milano MI, Italia45.4642035 9.18998217.153969663821158 -25.966268 73.774437336178849 44.346232tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-91511128301287212482021-01-12T11:36:00.004-08:002021-01-12T11:36:57.445-08:00MIO AMATO FRANK<p><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-rEA-kTZDOL0/X_35xizydFI/AAAAAAAADxs/-SMk6hYxXmAOXLXWlD2_ytr8zUWurNn9ACLcBGAsYHQ/s600/FRANK%2B1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="450" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-rEA-kTZDOL0/X_35xizydFI/AAAAAAAADxs/-SMk6hYxXmAOXLXWlD2_ytr8zUWurNn9ACLcBGAsYHQ/w300-h400/FRANK%2B1.jpg" width="300" /></a></span></div><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Mio amato Frank,</span><p></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">non è facile, ma anche questa volta ci siamo riusciti, tra una vita e l’altra, abbiamo rubato del tempo al tutto.</span></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Colmare la distanze tra noi è diventato il problema meno difficile da risolvere rispetto alle regole che scandiscono questi strani giorni, fatti di regole e capricciosi come gli adolescenti in preda agli ormoni. </span></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Se penso a come ti ho incontrato… la possibilità di capitare in quel posto erano praticamente nulle, ma evidentemente il Caso ha deciso che quel giorno ci saremmo dovuti incontrare, scegliendo te in quella moltitudine. </span></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Ricordo con precisione che lo stupore di quando il mio sguardo si è posato su di te e di come gli stessi occhi rivolti al cielo chiedessero se quello fosse uno scherzo.</span></span></p><p class="p2" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px; min-height: 25.1px;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><span class="s1"></span><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Nessuno dei presenti ha intuito cosa stesse accadendo fu tra di noi, probabilmente nemmeno noi. Il lavoro è sempre una buon diversivo dove nascondere le cose e i sentimenti.</span></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Abbiamo lasciato che accadesse. Siamo passato, presente e futuro in un solo istante.</span></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Siamo un uomo e una donna che si sono incontrati nel momento sbagliato, eppur così perfetto.</span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Sappi, e che lo sappiano anche i posteri, che ti penso sempre. Non sei facile da conoscere, però mi ascolti paziente mentre ti lasci travolgere dalla mia vitalità. Credo sia questo il nostro segreto.</span></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Sono convinta che pochi possano capire la nostra relazione, ma non mi importa perché è capace di sfidare le leggi della ragione e del tempo. </span></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Corro da te ogni volta che posso, che sia anche solo un breve saluto. Non abbiamo orari, è così, quando si può. Ogni volta che torno, ogni volta che parto.</span></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 3px;"><span class="s1"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Quando ci vediamo mi piace stupirti, con un fiore, una parola, le righe di un libro. </span></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><span class="s2">Nella quiete della nostra panchina mi è venuto naturale leggerti </span><span class="s3" style="font-style: italic;">Cinque meditazioni sulla Morte, ovvero sulla vita di con te François Chang.</span><span class="s2"> In fondo ci siamo incontrati per questo, essere eterni insieme e riscrivere insieme i confini del nostro essere.</span></span></p><p class="p4" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 19.1px;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><span class="s2"></span></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><span class="s2">«L’idea che la vita abbia fine, che possa essere differita, ci spinge a “realizzarci”: non più a inscriverci in un percorso di vita che subiremo come condizione ineluttabile, ma come concepire un progetto di vita… </span><span class="s3" style="font-style: italic;">Sheng-sheng-bu-xi</span><span class="s2"> ovvero: “La vita genera la vita, senza fine”».</span></span></p><p class="p4" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 19.1px;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><span class="s2"></span><br /></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s2"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Eterno ragazzo che nel nome tuo nome hai le colline, hai trovato la pace lontano da casa, nelle colline di una terra che probabilmente non hai avuto il tempo amare, perchè troppo presto sei stato strappato alla vita, in una guerra non tua. </span></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s2"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Mi chiedo come fosse il tuo aspetto, cosa avresti fatto da grande e quali fossero i tuoi sogni, da chi non sei mai tornato.</span></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s2"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Quando la mia mano è passata sul tuo nome freddo inciso nella pietra ho pensato che non saresti stato più solo; che se anche una sola persona al mondo ti avesse ricordato tu saresti tornato a vivere, perchè solo attraverso i ricordi le persone non muoiono mai. </span></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s2"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Ho pensato che come me ti sei mentito forestiero in questa terra che prima di dare chiede pegno. Ci ha unito il mare e per questo sarà un sentimento profondo quanto limpido.</span></span></p><p class="p4" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 19.1px;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><span class="s2"></span><br /></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s2"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Oggi è una bella giornata, ci vediamo al mio ritorno, ma prima di andare ti accarezzo ancora una volta mio amato Frank W. Underhill - East Surrey Regiment - 27 TH JANUARY 1918.</span></span></p><p class="p3" style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><br /></span><span class="s2"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-5PaQZS_n6sI/X_35xyJpncI/AAAAAAAADx0/xOC8aAPOI0wexyy9Xd2vWBq-EHJLvdCKQCLcBGAsYHQ/s600/FRANK.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="450" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-5PaQZS_n6sI/X_35xyJpncI/AAAAAAAADx0/xOC8aAPOI0wexyy9Xd2vWBq-EHJLvdCKQCLcBGAsYHQ/s320/FRANK.jpg" /></a></span></div><p></p>Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-37295757611770415372020-10-27T13:58:00.001-07:002020-10-27T13:58:14.342-07:00LA PRECISONE DEL CASO <p><span style="font-family: "Helvetica Neue";"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-PXtRLWloDdA/X5iJjPOy6ZI/AAAAAAAADwg/xkFN7SUJYm4jv6jpg5El6NJu3HdxRuGzgCLcBGAsYHQ/s634/BAR.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="634" data-original-width="472" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-PXtRLWloDdA/X5iJjPOy6ZI/AAAAAAAADwg/xkFN7SUJYm4jv6jpg5El6NJu3HdxRuGzgCLcBGAsYHQ/w298-h400/BAR.JPG" width="298" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><br />Amo la precisione del Caso. Astuto, machiavellico, quanto dettagliato nei suoi piani. Sa stupirti, se sai ascoltarlo. Suggerisce riflessioni e analisi su ciò che è stato, ciò che sarà, ciò che poteva essere.</span><p></p><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Prendete una giornata come oggi, un banalissimo martedì ottobre, qualche quotidiana urgenza sul lavoro e un appuntamento in centro. </span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Succede che mentre fai sue passi per raggiungere la macchina, ti fermi a un bar per comprare le cicche e mentre ci sei ti spari un secondo caffè. Capita, che ti metti a cazzeggiare con FB e ti appaiono “i ricordi”, scrolli e ti rendi conto che lo stesso giorno di quattro anni fa eri nello stesso posto. Che strano, che caso.</span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">La singolare coincidenza frizza il tempo. </span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">E uno di quei momenti in cui il Caso ti chiedere di tirare le somme e ti metti pensare a ciò che è cambiato, cosa sia rimasto e a chi sei diventato.</span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-size: medium;"><br class="" /></span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Ottobre è sempre ottobre e come quattro anni fa il tempo è gradevole, ma non lo è più l’aria che si respira tra le vie della città. Quattro anni fa a questo Sale e Tabacchi avrei comprato una pacchetto di Camel al lampone, delle Big Babol e forse un bicchiere di vino. Oggi rimangono le Big Babol. Le sigarette non le compro più e per bere è troppo presto e quando arriva l’ora giusta non te lo servono più.</span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Ti rendi conto che il lieto fine che avevi immaginato era solo la brutta bozza di quello che hai riscritto. </span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Pensi alle persone che sono rimaste e capisci che c’è il tempo per tutto e tutti, ogni esperienza è un insegnamento, ogni persona che hai incontrato doveva essere nella tua vita, non per forza ci doveva rimanere.</span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Il Caso che è oculato ti lascia la libertà di capirlo o di ignorarlo.</span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Il Caso che va a braccetto col Tempo, ti sussurra che c’è il momento giusto per ogni cosa, come capire che è il tempo per conoscere meglio una persona che, non è così diversa da te e che probabilmente non è entrata nella tua vita a caso.</span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-size: medium;"><br class="" /></span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Ti racconta che oggi rispetto a ieri pretendi di passare tempo di qualità con persone di qualità. </span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Capita, che mentre pensi tutte queste cose, continui a giocare col telefono e ti metti ad ascoltare Cattaneo leggere “coincidenze” di Benni e ti ritrovi a ridere da sola in mezzo alla strada, perchè quattro anni fa, sempre la voce di Giancarlo ti aveva accompagnata a casa mentre ascoltavi “Parole Note”. </span></div><div class="" style="font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Il Caso in fondo non esiste e ottobre in fondo è sempre ottobre.</span></div>Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-35048721848966387412020-08-29T06:41:00.002-07:002020-08-29T06:41:37.585-07:00LUSSO 2020: MY NEW ECONOMY<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-IAgBhOGwoXI/X0pZBKQ6frI/AAAAAAAADus/AV4mqPmEE-U6cPZ4vjgInWO9UJ1_ObZsQCLcBGAsYHQ/s1440/9FCFEF7E-040A-4B6E-8F7A-C20644D438BD.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-IAgBhOGwoXI/X0pZBKQ6frI/AAAAAAAADus/AV4mqPmEE-U6cPZ4vjgInWO9UJ1_ObZsQCLcBGAsYHQ/s1440/9FCFEF7E-040A-4B6E-8F7A-C20644D438BD.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://1.bp.blogspot.com/-p7wson0r_3A/X0paYca9oJI/AAAAAAAADu8/EM-CFvKBuYMg4-ZBFzjXX2vsrKYUla61gCLcBGAsYHQ/s640/1392FDAC-69E4-41C9-A7C0-7DF9FB917879.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-p7wson0r_3A/X0paYca9oJI/AAAAAAAADu8/EM-CFvKBuYMg4-ZBFzjXX2vsrKYUla61gCLcBGAsYHQ/w400-h400/1392FDAC-69E4-41C9-A7C0-7DF9FB917879.jpeg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1440" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-IAgBhOGwoXI/X0pZBKQ6frI/AAAAAAAADus/AV4mqPmEE-U6cPZ4vjgInWO9UJ1_ObZsQCLcBGAsYHQ/w320-h320/9FCFEF7E-040A-4B6E-8F7A-C20644D438BD.jpeg" width="320" /></span></div><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: large;">Lusso 2020: stare con le persone che ami.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Stare vicini, spesso non troppo, ma con la grande volontà di incontrarsi.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Dove incontrasi, mai come oggi ha voluto dire “venirsi incontro”. Incontro nelle paure, nelle esigenze, nelle imprese, nella vita, nella volontà.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Lusso 2020: stare con la propria famiglia, quella d’origine e quella che con cui ci siamo scelti prendendo spesso pacchetti onerosi, ma senza i quali saremmo persone più vuote.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Lusso 2020: vedere poche persone, quelle che di solito giustificano il fatto che tu sia sempre in giro perché ti amano a prescindere.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Incontrasi a metà, sulla strada del ritorno che poi magari un’andata...</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Fondamentale guardarsi negli occhi, con il telefono in borsa, fossero anche solo 10 minuti, fosse anche solo un “pensiero”.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Lusso 2020: avere persone che mi considerano a loro volta un Lusso. Che non importa quanto ci si vede, perché mi fanno viaggiare nel loro cuore. E non esiste distanza che tenga.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Lusso 2020: il tempo, che rimane sempre poco, ma che come l’acqua sa cambiare forma e peso.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Lusso 2020: continuare a guardare il mare dall’alba al tramonto, per poi ricominciare.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Lusso 2020: potermi permettere questi Lussi.</span></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Lusso 2020: scoprire ogni giorno un nuovo Lusso della mia New Economy.</span></p><p><br /></p><p><br /></p><p><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p>Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0Oneglia, 18100 Imperia IM, Italia43.893036 8.045430999999998915.582802163821157 -27.110819 72.203269836178848 43.201681tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-21299479641388861452019-12-15T06:27:00.000-08:002019-12-15T06:51:08.299-08:00L'IMPORTANZA DEL NUMERO 15<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b> </b></span><br />
<div>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-NNipQ5M6YeM/XfZG5kaS4uI/AAAAAAAADrQ/yAh7hu6XvPU2a3vhdyNRUH3sEiBxtba_ACK4BGAYYCw/s1600/15%2Bdicembre.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-NNipQ5M6YeM/XfZG5kaS4uI/AAAAAAAADrQ/yAh7hu6XvPU2a3vhdyNRUH3sEiBxtba_ACK4BGAYYCw/s320/15%2Bdicembre.jpg" width="320" /></a><b style="font-family: Verdana, sans-serif;">"La matematica non sarà mai il mio mestiere" </b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">canta Venditti e io non potrei essere più d'accordo, eppure credo nella ricorrenza dei numeri nella mia vita. Hanno tutti un loro significato, il loro posto preciso, il loro tempo. Alcuni sono di passaggio, altri indelebili sulla mia pelle, raccontano chi sono stata, chi sono e chi sarò. La peculiarità è che sono numeri dispari, numeri scaramantici, spesso multipli di tre o rappresentano la completezza. Sono lì testimoni della mia esistenza.</span></div>
<div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Fino a questa notte non avevo fatto caso che tra questi c'è anche il 15</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>QUINDICI</b>: una collana di libri che mi ricordano l'infanzia, la maglia di un giocatore di basket, la data di nascita di persone speciali, o' guaglione nella Smorfia, il Diavolo degli arcani maggiori, il numero della contromarca di un guardaroba, il giorno di quando ho firmato per cambiare vita.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>15 dicembre 2019: oggi rimarrai negli annal</b>i. Una data che basta leggerla e contarla per capire quando sia speciale, magica...</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>15 dicembre 2019:</b> la zia (la mia unica zia), la sorella della mamma, Lulù, LORETTTA (come diceva la nonna) compie 60 anni. Un traguardo veramente importante e il suo perchè sta in una risata, nella voglia di festeggiare, nella luce di quegli occhi occhi verdi come il mare di Sardegna, profondi come la fossa delle Marianne. Lo so che sembrano banalità, ma non lo sono quando il sorriso, la leggerezza e l'allegria sono il regalo più faticoso da ricevere, perchè non c'è nessun negozio dove si possano comprare, nessun contrabbandiere al quale rivolgersi, nessun ladro che possa procurarle. E oggi ridiamo, gioiamo di gusto. Ora e subito. Un regalo per tutti.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>15 dicembre 2019: </b>è già passato un lustro, che poi come aggettivo è la parola giusta per descrivere questi primi cinque anni della mia nuova vita </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">"c</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">he rivela un evidente stato di benessere fisico; florido, colorito".</span></div>
<div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">Lunedì mattina di 5 anni fa composi il numero di Madda (il capo) </span></span><span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">che alle 9.30 sarebbe entrata in una riunione lunghissima, ma dovevo parlarle assolutamente prima di quell'ora. Dovevo fare cose, incontrare persone.</span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">"Ale possiamo parlare dopo?!"</span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">"No, Madda, devo farlo ora" dissi con tutto il coraggio che avevo in corpo.</span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">"Te ne vai vero?"</span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">"Sì" mormorai, quasi per non farmi sentire.</span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">"Buona fortuna" rispose lei. </span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ricordo quell'istante e le sue parole il primo giorno d'ufficio "Prima o poi andrai via per lavorare da sola". Profetiche. </span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">Era proprio così, avevo scelto, lasciavo un lavoro sicuro per l'incertezza. Nessuna garanzia di riuscita, molte paure, un sacco di sogni.</span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">Di quel 15 dicembre ricordo netta la sensazione "montagne russe": il cuore che batte mentre salgono verso il loro punto più alto, il respiro che si ferma prima della folle discesa verso il giro della morte. </span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;">Dopo cinque anni ripagherei il prezzo del biglietto.</span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>15 dicembre 2020 ti aspetto.</b></span></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
</div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-8289186397224158662019-04-16T23:58:00.000-07:002019-04-17T04:48:56.929-07:00AMO LE DONNE, QUELLE COME TE.<span style="font-size: large;">Piove e senza nemmeno chiedere fai scivolare la tua mano nella mia. Iniziamo a camminare strette sotto le gocce bizzose di </span><span style="font-size: large;">aprile. Quanta intimità in un gesto così semplice, eppure nasce spontaneo come la Veronica a primavera. Le tue lunghe dita si intrecciano alle mie, siamo una cosa sola. Tu e io, noi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sento gli sguardi curiosi della gente infilarsi nella nostra intimità. Se solo sapessero, se solo avessero la capacità di guardare oltre e vedere quello vedo io, quello sento, quello per cui temo per te. Sei speciale e ancora non sai quanto.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Era una calda giornata di fine estate quando sei arrivata, prepotente come una tazza di caffè fumante la mattina presto, dopo una serata di bagordi. Ricordo che ho pensato: "Signore, quanta bellezza".</span><br />
<span style="font-size: large;">Hai salutato con quel delizioso <i>"azzento"</i> romagnolo che sfugge alle tue labbra carnose e gli occhi profondi che ridono alla vita. Ho dovuto parlare di nuovo con Dio e complimentarmi con Lui, perchè il giorno in cui sei nata era di buzzo buono, molto buono.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ti ho guardata con curiosità, lo confesso. C'era qualcosa che mi prendeva la pancia, una sensazione forte, che ho capito col tempo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-iyQyI9Z-YOs/XLZEHWFV69I/AAAAAAAADmQ/HqHI8Pzk030kMmUXLtaD2jRR7fjMvob4QCLcBGAs/s1600/Claudia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-iyQyI9Z-YOs/XLZEHWFV69I/AAAAAAAADmQ/HqHI8Pzk030kMmUXLtaD2jRR7fjMvob4QCLcBGAs/s400/Claudia.jpg" width="300" /></span></a><span style="font-size: large;">Colpisci nell'armonia della tue forme, audaci quanto leggiadre. Hai uno sguardo che tradisce come il riverbero del sole sul mare. Un occhio superficiale ci vedrà malizia, quanto invece è solo curiosità e smania mangiare il mondo riempiendo vorace mani e guance. Quanta fame in quegli occhi, quanta incertezza nel tuo sguardo fiero.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sai di essere bella, </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: large;">ma non lo credi così profondamente. Credi nel tuo cervello, nella tua costanza e capacità di sognare e progettare. Sai che quell'involucro progettato ad arte invecchierà e, nonostante non ti faccia piacere, hai la consapevolezza che non è la tua parte migliore.</span><br />
<span style="font-size: large;">Hai sogni grandi e grandi timori. Vorresti <i>"essere arrivata"</i> e hai la certezza che non domerai mai la smania di fare che ti brucia dentro. Vuoi tutto e il contrario di tutto.</span><br />
<span style="font-size: large;">Smorzi la tua ingombrante presenza con l'ironia. Sai prenderti in giro, tu che prendi tutto sul serio.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ti guardo e sorrido orgogliosa. Stai diventando la Donna che immaginavo e molto di più.</span><br />
<span style="font-size: large;">L'eta tra noi non è mai stata un problema, mia amata anima antica. È uno scambio alla pari il nostro: confidenti, complici, spalle su cui piangere e braccia in cui abbandonarsi. Non celiamo segreti, ma siamo custodi delle nostre verità. Ci guardiamo con stima e apprendiamo l'una dall'altra.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fai paura. Paura alle donne che fingono di essere eroine del nostro sesso e alla fine sono solo eroina bruciata, veleno edulcorato. Paura agli uomini che ti giudicano "ingestibile" e incontenibile, quando a te piace camminare insieme, sempre. </span><br />
<span style="font-size: large;">Paura a chi non crede che un bel corpo possa essere accompagnato da un cervello strepitoso.</span><br />
<span style="font-size: large;">Eppure è così semplice starti al fianco, sei complicata come la trama di un bel libro. Sorprese, colpi di scena, cambi di scenari. Un libro che mi sento di consigliare, senza cedere la mia copia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Mi stupisco ancora quando mi dici che sono una GrandeTe, ma poi penso con estrema naturalezza che sei una MiniMe. </span><br />
<span style="font-size: large;">Lo so che con questa frase chi leggerà potrà pensare che è solo stato un esercizio di stile che si conclude con un auto elogio, ma non conoscevo miglior modo di parlare di te per dire che amo le Donne, quelle come te. Quelle che non vivono di invidia, ma di complicità. Quelle che crescono insieme e fanno della Bellezza un modo di vivere.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Amo le donne che amano le Donne, che all'invidia preferiscono la condivisione, che sanno aprirti una strada piuttosto che sbarrarla. Amo le donne che amano la diversità dell'essere donna e che non la vivono come una mutilazione. Amo le donne che non simulano di essere uomini per essere all'altezza (tranquille nel DNA c'è anche vostro padre).</span><br />
<span style="font-size: large;">Amo te e le donne come te perchè siete la prova tangibile che Dio, Madre Terra, Allàh, madre, padre o come vi piace chiamare questa entità che ci mette al mondo, che quando è una buona giornata, sa creare essere meravigliosi capaci di stupirsi l'un l'altra.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sarò monotona, ma lo ripeto. Amo le donne, non tutte però.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Non lascio la tua mano, mai, anche a costo di dare adito a maliziosi commenti, perchè le promesse non si sciolgono come capelli al vento.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Piove, eppure io vedo sento il sole.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-90986219135296154202019-03-31T14:24:00.001-07:002019-03-31T14:27:40.814-07:00POSSIAMO RICOMINCIARE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-pGCzfbrVIcA/XKEuZUYtIrI/AAAAAAAADlo/JxJkOK-oTEw9UtVXIVXKOqhD6xiKX6dtwCLcBGAs/s1600/primavera.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-pGCzfbrVIcA/XKEuZUYtIrI/AAAAAAAADlo/JxJkOK-oTEw9UtVXIVXKOqhD6xiKX6dtwCLcBGAs/s400/primavera.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: helvetica; font-size: large;">Ti sento sento nell’aria, ti sento im-ponente sulla mia pelle, energica e maliziosa. Ti porto dentro, ma ogni volta che torni sembra la prima volta. Ti accompagnano i ricordi delle stagioni passate, dei primi baci e di quelli che non puoi scordare. Hanno memoria di te gli inizi,</span><br />
<div style="text-align: left;">
<a name='more'></a><span style="font-family: "helvetica"; font-size: large;"> quelli carichi di speranze ed entusiasmo. Per dire addio aspetti l'estate e alla sua malinconia.</span></div>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "helvetica";">Hai il profumo di resina e futuro, quello di chi sa che tutto può succedere, quello che cancella i <i>“mai”</i>, mette in discussione i <i>“forse”</i> e lascia spazio ai <i>“però”</i>. </span></span></div>
<span style="font-size: large;">
<span style="font-family: "helvetica";"></span></span>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "helvetica";">Pesi come la leggerezza e sei dolce come lo zucchero filato.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "helvetica";"><br /></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "helvetica";">
</span><span style="font-family: "helvetica";"></span></span>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "helvetica";">Ti aspetto e ti aspetto qui, perché è l’unico momento in cui possiamo ricominciare. Non importa quello che è successo prima, conta solo ora e ciò che siamo.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "helvetica";">Hai preso la mia anima, il mio cuore e il mio corpo. Io te l'ho permesso abbandonando ogni dubbio.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "helvetica";"><br /></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "helvetica";">
</span><span style="font-family: "helvetica";"><div style="text-align: left;">
Ti aspetto anche se sei già passata. </div>
</span><span style="font-family: "helvetica";"><div style="text-align: left;">
Sai dove trovarmi.</div>
</span><span style="font-family: "helvetica";"><div style="text-align: left;">
Ben tornata Primavera.</div>
</span></span>Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-40104720975726272162019-03-20T06:39:00.000-07:002019-03-20T06:39:12.835-07:00SONO MALATA. SONO FELICE!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-GwQK7u-eEKg/XJJB0BMB7yI/AAAAAAAADlU/0BypiIioS3MvAJPPz-gP5_O7ZU5B_-1MgCLcBGAs/s1600/happy.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-GwQK7u-eEKg/XJJB0BMB7yI/AAAAAAAADlU/0BypiIioS3MvAJPPz-gP5_O7ZU5B_-1MgCLcBGAs/s400/happy.JPG" width="300" /></a></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px;">
<span style="font-size: 14px;">La felicità è la sindrome migliore da cui possa essere affetta. . È faticosa la felicità. Implica avere le spalle larghe, avere un sorriso sincero anche quando non sembra esserci un motivo concreto. Essere felici è un lavoro, quasi una missione. </span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px;">
<span style="font-size: 14px;">Chi decide di essere una persona felice, accetta di farsi carico dei problemi degli altri e far finta che non esistano i propri. Le persone felici spesso sono affaticate, perchè a forza di essere il supporto per gli altri non hanno il diritto di essere giù, tanto nessuno gli chiederà “Tutto bene? Come Stai?”. Le persone felici si danno fastidio da sole quando si sentono tristi, ma pensano che sia la giusta <a name='more'></a>sensazione che ricorda loro quanto sia facile essere felici. Le persone felici non chiedono molto, ma sono molto intransigenti sulle poche regole che danno, più che regole sono valori. </span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px;">
<span style="font-size: 14px;">Anche le persone felici quando vengono deluse stanno male, forse stanno peggio delle altre perché quando danno fiducia a una persona lo fanno col cuore, perché non hanno mezze misure, ma anche quando le tradisci sono in grado di pensare che “evidentemente era un insegnamento che dovevano ricevere”. Continueranno a sbagliare le persone felici, perché credono nella Bellezza.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px;">
<span style="font-size: 14px;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px;">
<span style="font-size: 14px;">Le persone felici si alzano la mattina e anche se piove dicono: "Che bella giornata!”.</span></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-63276111205874252832018-11-21T01:31:00.002-08:002018-11-21T01:34:10.165-08:00PIÙ LUBRIFICANTI PER TUTTE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nJNfbv1R8EE/W_Ukv-iZYKI/AAAAAAAADko/D7UFw_realst_dXI8q_eSpkWPJUcCyaeQCK4BGAYYCw/s1600/IMG_7345.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-nJNfbv1R8EE/W_Ukv-iZYKI/AAAAAAAADko/D7UFw_realst_dXI8q_eSpkWPJUcCyaeQCK4BGAYYCw/s400/IMG_7345.jpg" width="300" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi sono alzata è un'altra volta ho avuto la conferma che sono una "donna strana".</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vedo sulla bacheca di un amico che il cartellone pubblicitario che avevo fotografato giusto due sere prima nella nebbia della periferia milanese è stata rimossa perchè ritenuta offensiva. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho riso, per la seconda volta davanti a quell'immagine. La volevo postare scrivendo: "Se iniziano a girare le giacche con le spalline imbottite, allora vuol dire che siamo tornati negli anni '80". Se prima era un dubbio, ora ne ho la certezza. La censura e il perbenismo è lo stesso, con l'aggravante che un pò di acqua sotto i ponti ne è passata. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi stupisco e mi innervosisco. Evidentemente, nonostante la parità, pare che le donne ancora non capiscano nulla di motori, anche perchè se fosse così avrebbero sostituto l'avvenente signorina con un bel manzo. Mi innervosisco perchè, nonostante la parità, ci sono ancora donne che si incarogniscono davanti a una BELLA donna che in <u>maniera del tutto volontaria</u> ha scelto di usare il suo corpo per lavorare e guadagnare. C'è chi non può scegliere. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi innervosisco perchè influencer, top model, calciatori e frequentatori dello star system possono proporsi come meglio vogliono (che il vederli in mutande o a torso nudo è più facile che trovarli vestiti) e sono un'icona, un esempio, un modello imprenditoriale! </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vero non è la pubblicità più elegante del mondo, ma è riuscita più che bene nel suo intento: far conoscere il prodotto, far parlare della campagna e quindi ottimizzare i costi di produzione. BRAVI.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Bravi anche per l'audacia, finalmente qualcuno che osa.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono convinta che almeno la metà di chi si è sentita offesa nel suo intimo per tale affronto alla femminilità passa le giornate con le amiche a lamentarsi di come il suo uomo non le guardi più con passione, con desiderio. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Se proprio dobbiamo scandalizzarsi, </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">abbassiamo lo sguardo e puntiamo il dito su chi OBBLIGA giovani ragazze a spogliarsi, a regalare il proprio corpo NON VOLONTARIAMENTE su il ciglio di una strada. Loro non scelgono di stare lì, di farsi guardare, di farsi toccare. Ecco questo urta la mia femminilità. Ecco questo vorrei fosse tolto dalle strade, non un cartellone pubblicitario.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non prendiamocela con un pezzo di pelle nuda o una frase ammiccante, fanno parte del gioco dei sessi, piuttosto puntiamo a vedere più uomini sui cartelloni. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Insomma iscrivetevi a un corso di meccanica, magari imparereste che di lubrificanti migliorano la vita...</span><br />
<br />Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-44016626942220284792018-10-01T05:57:00.001-07:002018-10-01T07:47:57.903-07:00Voglio credere. Punto esclamativo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ukZaFj77BCU/W7ISCPxx83I/AAAAAAAADkM/bqUdYhp7NSQhQ-OgmmjsEPzTKnecQsAEwCLcBGAs/s1600/credere.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://4.bp.blogspot.com/-ukZaFj77BCU/W7ISCPxx83I/AAAAAAAADkM/bqUdYhp7NSQhQ-OgmmjsEPzTKnecQsAEwCLcBGAs/s640/credere.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div style="color: #454545; font-size: 12px; line-height: normal;">
<span style="font-size: 16pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="color: #454545; font-size: 12px; line-height: normal;">
<span style="font-size: 16pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Immagino che tanti ci vedano una scritta che sporca la strada, uno scarabocchio, un simbolo di mancata civiltà.</span></span></div>
<div style="color: #454545; font-size: 12px; line-height: normal;">
<span style="font-size: 16pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Probabilmente è così, oggi, però, io ci vedo altro. Ritrovo l'enfasi dell'innamoramento, </span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: 16pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">quella che fa dormire due ore per notte e sognare ventisette; quella che insieme è tutto possibile; quella che non conosce limiti di tempo se non l'infinito. </span></span></div>
<div style="line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: #454545; font-size: 16pt;">Voglio credere che non l'abbia scritta un ragazzino in preda agli ormoni, ma voglio credere che l'abbia scritta un mio coetaneo. Uno di quelli che una vita l'ha già vissuta, che l'Amore gli ha detto "ritenta sarai più fortunato" sbattendogli la porta sul naso, non esente da un grande ematoma emozionale. </span></span></div>
<div style="line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: #454545; font-size: 16pt;">Voglio credere che sia dedicato a due che si sono scelti, a due che non credono nella perfezione, ma che la trovano nei difetti. </span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: #454545; font-size: 16pt;">Voglio credere in un sentimento che profuma di temporale estivo nei primi giorni d'autunno.</span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: #454545; font-size: 16pt;">Voglio credere che nonostante le disillusioni di questa età, ci sia ancora chi ha voglia di mettersi </span><span style="color: #454545;"><span style="font-size: 21.33333396911621px;">in gioco, sapendo che è una partita ancora tutta da giocare e che, forse il meglio deve ancora arrivare.</span></span></span></div>
<div style="line-height: normal;">
<span style="color: #454545; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: 21.33333396911621px;">In sintesi?</span></span></div>
<div style="color: #454545; font-size: 12px; line-height: normal;">
<span style="font-size: 16pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Voglio credere. </span></span></div>
<div style="color: #454545; font-size: 12px; line-height: normal;">
<span style="font-size: 16pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Credo.</span></span></div>
<div style="color: #454545; font-size: 12px; line-height: normal;">
<span style="font-size: 16pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Punto esclamativo.</span></span></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-39948917567117868122018-09-03T22:30:00.001-07:002018-09-05T02:22:30.014-07:00101: NON APRITE QUELLA PORTA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-nbxBqZiOpDA/W4nFy8VBQAI/AAAAAAAADjc/UnQieDRa4iQ493GwLKY60TA99ZcyMrDZgCLcBGAs/s1600/cb248bab-681f-49d2-8228-f654ad394c9a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-nbxBqZiOpDA/W4nFy8VBQAI/AAAAAAAADjc/UnQieDRa4iQ493GwLKY60TA99ZcyMrDZgCLcBGAs/s320/cb248bab-681f-49d2-8228-f654ad394c9a.jpg" width="640" /></span></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Circolare come un mantra, spaventoso come la stanza 237, drastico come una scelta, binario come un codice, fisso come un civico, capiente come la cinquecento delle barzellette.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Nella 101 non sai chi entra e nemmeno chi ne esce, sai che qualcuno arriva e qualcuno se ne va. Ha segnato i tempi di una compagnia improbabile sulla carta, affiatata nell'essenza. Forse la magia dell'estate, forse la precisione del caso.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una vacanza "emotivamente impegnativa" che lascerà il segno. </span><br />
<span style="font-size: large;">Oltre alle conchiglie quest'anno porto via dalle spiagge del nord la tenerezza di Bachi, il sorriso di Cate, la calma di Teresa, la fragilità esplosiva di Sofi, l'amore costruttivo di Rosy e Bruno, la calma turbolenta di Gianmi, la leggerezza di Pasqui, gli sguardi "parlanti"di Filo, la milanesità di Franz, il temperamento di Antonello, la complicità di Leo e Cami e la pace interiore di Ale&Cami. </span><span style="font-size: large;">Nonostante la valigia sia partita carica ho dovuto fare spazio</span><span style="font-size: large;"> al</span><span style="font-size: large;">la sottile ironia di Dodi, all'ansia positiva di Gloria, al sorriso di Luisa e le corde vocali di Simone,</span><span style="font-size: large;"> </span><span style="font-size: large;">i sogni di Alessio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sì lo so, sembra la solita lista smielata di fine stagione in cui ci sia ama tutti e ci si promette di non dimenticarsi dopo due settimane. Tutto può essere, ma preferisco pensare il contrario, come al solito.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Metto nello zaino i pensieri fatti sulla tavola all'alba, gli schiaffi delle onde e quelli morali di parole sussurrate, piego lunghe riflessioni che ho deciso di stendere come lenzuoli bianchi al sole appena tornata a casa per controllare che non ci siano macchie. Ho ascoltato più che parlato per la necessità di diventare adulta, ma anche di tornare bambina. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Torno sui miei passi percorrendoli uno a uno, paziente come quando attendi un'onda. </span><br />
<span style="font-size: large;">Torno con una canzone scritta sul quaderno dei sogni. Forse non è finita perchè è un inizio, di cosa bene non so, ma è ormai è come un contratto che abbiamo sottoscritto, tutti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Ricordatevi: citofonare 101, sicuramente sarà una sorpresa.</span><br />
<br />Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0Somo, Cantabria, Spagna43.4510722 -3.730935199999976243.4280177 -3.7712756999999764 43.4741267 -3.6905946999999761tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-35395741712458829682018-04-12T23:44:00.001-07:002018-04-12T23:44:22.343-07:00JE SUIS FRIDA KAHLO, MA NON AMO COME TE<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Cara Frida,</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 16px; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"><b></b></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">sì, sei andata oltre il mito svestendoti di quell’aura di superiorità per diventare umana.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Fai meno paura, sei arrivabile, comprensibile, tangibile, fragile.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Eri mito, ora (per me) sei donna. Come me.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Credo saremmo diventate amiche, sai?. Forse esagero.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Non credo, no. Assomigli molto alle mie amiche e donne che stimo, quelle che vengono definite <i>“donne con le palle”.</i></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono donne energiche, spavalde, forti. Hai presente quelle che ci sono sempre, che risolvo problemi e che sembra possano portare sulle loro spalle tutto il peso del mondo senza aver bisogno di un sostegno. Ne hanno invece , per sopportare quelli altrui e anche, dopo, i loro.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-EjX41VcbLQA/WtBQdUd0rWI/AAAAAAAADiY/btKGtBbRKr8mJyL4HO2OQpn04cCIOzKngCLcBGAs/s1600/KALHO.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-EjX41VcbLQA/WtBQdUd0rWI/AAAAAAAADiY/btKGtBbRKr8mJyL4HO2OQpn04cCIOzKngCLcBGAs/s320/KALHO.JPG" width="320" /></a><span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono quelle donne che inseguono i loro sogni, i loro ideali con la grinta degli adolescenti, che si scaldano per un torto e che non si pentono mai di quello che hanno fatto, perchè, le ha portate a essere quello che sono. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Lamentano, in silenzio, di non poter mai essere “deboli”, perchè gli altri pensano “tanto lei ce la fa da sola”. Lo confessano quasi fosse un peccato ad altri esemplari come loro. La complicità di uno sguardo. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Vorrebbero, ogni tanto, un aiuto, un abbraccio, un posto sicuro dove rifugiarsi. Un poco, mica tanto. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono più brave a dare che a chiedere. Hanno imparato a suon di delusioni che loro sono condannate a farcela da sole. E lo fanno, solitamente col sorriso, pena e pregio di chi cerca sempre il lato positivo. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono quelle stesse donne dotate di una sensibilità tale da poter essere cristalli, che si spezzano dentro e rischiano di implodere perchè accettano di vivere in pienezza, sorseggiando la vita a piene mani con l’ingordigia e la curiosità di chi non ne ha mai abbastanza. Quelle guardano al mondo con gli occhi stupiti dei bambini. Che conoscono il significato di resilienza lo applicano come un mantra nella quotidianeità e non come una parola che va di moda.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quanta fatica dietro questi temperamenti, quanta solotudine nella moltitudine.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Perchè ti dico ciò? Mi hai stupito, cara Frida. Non mi aspettavo di uscire da una mostra con lo stomaco rivoltato e l’animo sconbussolato. La forza dei tuoi ritratti, la bellezza delle tue foto e la sofferenza del <i>non detto </i>ha<i> </i>risvegliato in me ricordi, emozioni, paure. Ho conosciuto una donna dai lineamenti decisi, ma gentili che si ritrae con tratti risoluti, squadrati, marcati come a voler sorreggere l’idea che gli altri dovrebbero avere di lei. Tanti <i>selfie</i> per mostrare “il lato migliore”. Ecco la tua modernità inconsapevole.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quanto hai amato? Quanto profondamente ti sei data? Quanto hai costruito il tuo personaggio per dimostrare a un uomo, il “tuo” uomo, che come te non c’era nessuna?</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quanto cara Frida?</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Mi sono fatta questa domanda per giorni. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nella tua storia ci ho trovato la mia, quella delle mie amiche e di tutte quelle donne che almeno una volta nella vita di sono macerate d’amore. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">No, non mi vergogno a dirlo: per un uomo si può perdere la testa, il sonno, il peso, l’obiettività, il sorriso.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In cuor nostro sappiamo che è l’uomo sbagliato, una fiera che ci massacrerà. Ma ci lasciamo corrompere nella nostra integrità da una promessa di dolcezza. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Per donne come noi uno dei primi segnali di allerta è la voglia incontrollata di sacrificare con affetto e leggerezza un pezzetto di quella libertà a cui tanto siamo votate. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Diego e tu, Anna e Stefano, Giorgia e Andrea, io e…</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ne avremmo di storie da raccontarci, da confrontare, da cui imparare. Tante da cui facciamo finta di prendere le distanze, ma che in cuor nostro conosciamo bene.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">C’è chi promette di lasciarla <i>“Perchè tu sei tutto, troppo e meriti di meglio. Perchè lui non è abbastanza”</i>. E c’è del vero, ma accecate d’amore non vogliamo accettarlo.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">C’è quello che </span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">vuole invecchiare con te, ma non può lasciare i figli e continua a fare il buon marito e padre di famiglia. C’è quello che ama solo te e si scopa tutte le altre. C’è quello che ti fa perdere la testa con le parole e veri e propri proclami d’amore pronti a scalfire l’incertezza del domani, minata dall’inconsistenza di quelle stesse parole. Quelli che ti chiamano Amore con la facilità con cui prendono un caffè.</span><br />
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ci sono quelli che hanno modo e ti rapiscono per la loro capacità di guardarti dentro, dotati, apparentemente, di rara sensibilità che di norma nasconde un grande ego e l’incapacità di vivere la realtà. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quello che ti ama quasi fino a morirne, ma che in fondo (nemmeno troppo) scambia l’amore con l’euforia del momento. Dimenticavo anche quello a cui diamo uno pseudonimo scemo perchè il suo non lo puoi usare.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Mi dirai che così è facile… Tutti uomini pessimi. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ma non mi hai fatto finire cara amica mia.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">C’è anche quello che ti tradisce col silenzio. Quello affidabile, che ti ama che non ti tradirebbe mai! Non con una donna almeno. No, non parlo nemmeno di uomini. Parlo di chi tradisce la coppia nel suo voler progredire, di chi la considera </span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">un dato di fatto, quelli che sono talmente sicuri di un “noi” da essere tanto miopi da non capire che è un terreno che va seminato in ogni momento. Eterni fanciulli da spronare, da crescere. Quelli che ti fanno tenerezza per la loro ingenuità, che poi è pigrizia. Quelli che si dimenticano di svegliarti con un bacio, quelli che quando sei madre si dimenticano quanto tu abbia bisogno di essere una donna.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quelli che delegano tutto a te in maniera mite. Quelli che non puoi odiare perchè hanno modi gentili e anima pura, condita da una dose di egoismo e immaturità laccata di un dolce miele che confonde il palato.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E tu soffri, morendo giorno dopo giorno, pronta anche a giustificarlo: “Dopotutto è fatto così, io non voglio cambiare le persone”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ti perdi in proiezioni di quello che vorresti, restando sempre allo stesso punto. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Imbambolata in un limbo senza fine, a chiederti se non sia tu il vero problema.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Reagisci come se non te ne fregasse nulla, perchè tu non ti pieghi e continui a ridere, a coltivare il tuo voler essere una persona completa. E aspetti che torni, perchè in fondo “Tu sei unica”. E tornano, purtroppo, fino a quando glielo permetti.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Perchè la colpa di questa tortura è solo nostra (se capisci cosa intendo).</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /><span style="font-kerning: none;"></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sì è vero sei unica, siamo tutte uniche. Sono loro che sono uguali.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">No, non tutti, per la carità. Non mi permetto di farne una questione di genere, parlo solo di ciò che conosco, di ciò che ho vissuto o che ho condiviso in lunghe telefonate al telefono tra piati, grasse risate e rimproveri dovuti. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Credo, magari sbaglio, che gli uomini ne parlino solo meno, che soffrano in silenzio. Anche loro non chiedono, anche loro si chiudono nel loro dolore e si allontanano sempre più dall’amore, rischiando di non vederlo arrivare.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E penso a te amica cara.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dio quanto hai sofferto, quanto ti sei consumata dentro con mille perchè e nei se… “Se avessi fatto, se non avesi detto, se, se…”. Ma l’amore è una cosa a due, non una lotta a chi è più forte. Così si perde in due.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Cara Frida, mi permetto di parlarti a cuore aperto solo perchè sono stata posseduta da quella perdizione. L’ho rivissuta attraverso te, i tuoi colori, il tuo essere esagerata, sfrontata, scenica. Sempre. Anche con la morte. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Cara amica, solo una cosa non ho capito. Come ha fatto una donna come te a non dire basta? Come hai fatto ad amare lui più di te. A non ambire a una felicità sana. Come hai fatto a non pensare che nessuno meriti tanto. </span></span></div>
<br />
<br />
<div>
</div>
<br />
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: -webkit-standard; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ecco io questo non lo capisco. Come puoi amare se non ti ami?. Mi viene il dubbio che forse tu non l’abbia fatto mai. E allora dopo aver pensato “Je suis Kalho” alla fine mi son detta “Forse no, perchè è passato”.</span></span></div>
</div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-54459558596521845722018-03-08T05:13:00.001-08:002018-03-09T05:05:54.590-08:00W le DONNE, NON TUTTE PERÒ<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-NLHcRYofTmc/WqE1WFE69iI/AAAAAAAADhY/KN7oo0PSye4YHf0iGQuKLuUpSiWOTaujwCLcBGAs/s1600/alessia%2Bdonna.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="528" data-original-width="646" height="521" src="https://4.bp.blogspot.com/-NLHcRYofTmc/WqE1WFE69iI/AAAAAAAADhY/KN7oo0PSye4YHf0iGQuKLuUpSiWOTaujwCLcBGAs/s640/alessia%2Bdonna.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Auguri, ma NON a tutte le donne</b>. </span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il mio augurio è per quelle Donne che amano le donne, per davvero.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Per tutte quelle che non fanno dietrologie, che si aiutano e fanno squadra, perché diciamolo, possiamo essere le peggiori nemiche di noi stesse e del nostro genere.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Combattiamo</b> le donne che si fanno promotrici dell’orgoglio femminile e poi sono le prime a fomentare i luoghi comuni.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Alle Donne non devi dire <b>“NON ESSERE INVIDIOSA”</b>, ne conoscono il significato e lo aberrano.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Donna <b>AMA</b> la Donna nella sua Bellezza, nella sua diversità.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>LOTTA</b> contro chi vuole mortificare la tua femminilità: il nostro corpo non è un peccato mortale, lo è pensare che per essere al pari di un uomo si debba assomigliargli nei modi e nell’aspetto. <b>Io dico: “No, grazie”. </b></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Rivendico</b> la mia diversità e quella di amare la loro. </span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Rivendico</b> il diritto di essere fragile, di piangere davanti a un film romantico, di non temere la cavalleria e non aver paura che qualcuno la usi. </span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Rivendico</b> </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">che un uomo possa essere galante, “che ci provi” senza che io mi senta un oggetto. Rivendico l’onestà di dire che mi piace ricevere attenzioni.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Rivendico</b> il diritto di <i>pittarmi</i> le unghie di rosso, farmi i capelli e di mettere un abito stretto senza che qualcuno dubiti della mia intelligenza o integrità.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Pretendo che la<b> LEGGEREZZA</b> non sia scambiata per superficialità o frivolezza, ma che sia considerata l’anima pura di una bambina che vuole guardare il mondo con gli occhi puri di chi crede nei sogni.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Vorrei</b> che le donne si <b>IMPEGNASSERO</b> a credere nelle donne, a supportarle e ad aiutarsi reciprocamente. <b>Vorrei </b>che le donne non avessero paura delle donne. </span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Vorrei</b> che ognuna di noi fosse <b>Eva</b>, orgogliosa dei nostri peccati e di essere cosi meravigliosamente null’altro che <b>DONNA</b>.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>VOGLIO</b> dire grazie a tutte quelle donne con cui mi sono scontrata e che mi hanno dato la possibilità di guardare le cose sotto un’altra prospettiva. </span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Grazie a te</b> che mi ha umiliato, schernito, trattato da <b>Bionda scema</b> o fatto inutili pettegolezzi perché mi hai insegnato che il mio tempo non è per tutti, ma di chi ha la volontà di andare oltre a un’idea</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Un grazie speciale</b> lo dico alle Donne forti, indipendenti, che sembra che nulla le spezzi, a tutte quelle donne che vedono il lato positivo in ogni cosa.</span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>Egoisticamente GRAZIE a tutte quelle Donne che mi prendono così come sono. Pregi e difetti.</b></span></div>
<br />
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-14107041296135694372017-11-08T14:34:00.001-08:002017-11-08T23:33:05.376-08:00DI ONDE, ZENZERO E PISTACCHIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ut-C-8FF160/WgN-q5RBCzI/AAAAAAAADgY/-4QnrRIJu_olh206ivWiU2_lkpfeqeJVACLcBGAs/s1600/onde.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="716" data-original-width="723" height="316" src="https://4.bp.blogspot.com/-ut-C-8FF160/WgN-q5RBCzI/AAAAAAAADgY/-4QnrRIJu_olh206ivWiU2_lkpfeqeJVACLcBGAs/s320/onde.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si erano conosciuti a causa delle onde. Quelle di lui arrivavano pungenti dai venti del Nord, quelle di lei da quelli caldi e insidiosi del Sud. Entrambi avevano dovuto trattenere il fiato e trovare la forza per non rimanere sul fondo e tirare fuori la testa per respirare ancora. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nonostante le onde avessero lasciato lividi profondi e ancora dolorosi, nulla impedì a entrambi di continuare ad amarle. Quello fu lo spunto della loro prima conversazione, che però risultò scarna di parole nonostante l’incontro fosse stato organizzato da mercanti di sogni per parlare di commercio, di seta e di conquiste. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Era estate, e si sa, di onde sarebbe stato meglio parlarne con l’arrivo della stagione fredda.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si salutarono con la promessa di vedersi al ritorno dei loro viaggi. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un giorno qualsiasi, ad un’ora qualsiasi di un pomeriggio di caldo arrivò un messaggio che parlava di punk. Asia, il cui nome era stato scelto da una madre che aveva sognato di perdersi tra le spezie e la meditazione, rimase sorpresa e rispose parlando di religione. Si ritrovarono a discutere di inverni e guerre, di terre lontane, cavalli e libri sul comodino che dovevano essere finiti. Le conversazioni si intrecciavano come un cestino di vimidi che avrebbe contenuto, per una strana serie di coincidenze, esperienze comuni, credenze, di voli persi, sogni infranti e altri da realizzare, memorie fatte di istantanee e dolori sopiti, ma impossibili da dimenticare. Durante i loro scambi epistolari avevano viaggiato per i cinque continenti senza però mai parlare di commercio. Ci sarebbe stato tempo si erano detti. <i>Vagamondi</i> inseguendo il sole. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un giorno qualsiasi di fine estate, ad un’ora tarda in una notte di luna piena Giulio scomparve, lasciando in sospeso un discorso sul cinema francese. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Asia pensò fosse normale. Uno come lui non da il preavviso né quando parte né quando torna. Passarono giorni, notti. Giulio era volatile come la schiuma di una mareggiata. L’equinozio segnò il ritorno dell’autunno e con lui di quell’uomo silenzioso e riservato. Il messaggio questa volta aveva gli accenti dei cugini d’oltralpe, ma terminò con i suoni più accoglienti di quelli ispanici.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Era tornato, ma non per non rimanere. Forse solo per parlare, un pò.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Fu decisa una terra neutrale in cui incontrarsi. Un luogo dove trovare tutto ciò di cui si erano scambiati opinioni e di quello di cui avrebbero voluto parlare, ma non ne avevano ancora avuto il tempo. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Girarono a lungo tra i volumi colorati e scaffali colmi di ogni tipo di letteratura per decidere di sostare davanti a un dolce alla mele, un caffè e una limonata. Conoscevano l’uno dell’altro intimi segreti e storie mai narrate, ma l’imbarazzo era quello di due sconosciuti.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Per liberarsi dalla corazza era necessario camminare. “Penso meglio quando sono in movimento” disse perentorio lui. Asia accolse la richiesta senza rimostranze, seguendo semplicemente il flusso delle cose. Fumarono tabacco che sapeva di Africa, passeggiando lenti tra le vie di una città in eterno movimento. Un alternarsi di domande e rispose, parentesi e accenni che assomigliavano più a una partita a scacchi che a una di tennis. La voglia di scoprirsi era pari a quella che si ha di non leggere troppo in fretta un libro che ti prende. Temperanza e pazienza. Si fece presto l’ora della cena e con lei la città si riprese il suo tempo e la sua frenesia. Asia lo salutò come tre ore prima, con due veloci baci sulle guance, che come la prima volta lo lasciarono fermo su se stesso come l’insetto stecco. Ancora una volta non si era parlato né di commercio né di seta. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Asia che di natura assomigliava a uno Tzunami di entusiasmo, era stata morigerata, per lo meno così le era parso, temendo di sbeccare la ceramica di quell’uomo senza età.</span></span></div>
<div style="line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="-webkit-text-stroke-width: initial;">Già quanti anni aveva Giulio? Spannometricamente poteva averne tra i 30 e i 50. I tratti gentili del volto e la pelle elastica avrebbero fatto pensare a un giovane uomo, mentre qualche pelo bianco e loo sguardo vitreo di chi ha tante storie da ascoltare davanti a una bottiglia di rosso, facevan</span><span style="-webkit-text-stroke-width: initial;">o pensare a un girovago il cui tempo non seguiva le convenzioni dell’uomo. Era importante avere un numero? Ad Asia non sembrava. In effetti non le importava avere delle certezze su quell’uomo. Aveva imparato che la ricerca delle certezze spesso è il primo passo per far vacillare le </span>fondamenta<span style="-webkit-text-stroke-width: initial;"> di un ponte.</span></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quella sera, come se fosse già stato scritto in un copione, Giulio sparì. Asia pensò fosse normale. Uno come lui non da il preavviso né quando parte né quando torna. La promessa era implicita nell’intreccio del braccialetto di filo grezzo che le aveva regalato.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sembrava fosse passata poco più di un’ora da quando si erano salutati che Giulio tornò.</span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L’idea era di vedersi dove le onde si erano incrociate la prima volta. All’ultimo a causa di una mareggiata improvvisa, la cosa saltò. Asia non si stupì, il suo stomaco aveva anticipato la telefonata di Giulio e le aveva ricordato di non avere aspettative. La libertà di quella relazione era proprio non averle, ma di poter apparire e scomparire. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Scegli il giorno e l’ora” scrisse Giulio. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Tu il luogo”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si accordarono per vedersi in Africa, o giù di lì.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Vi stavo aspettando” disse Hassam guardando il vecchio orologio da polso. In effetti non avrebbe potuto sbagliare ospiti, tratti troppo poco faraonici per essere di casa.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Hassam decise che lei avrebbe mangiato riso e lui cous cous cous, ma non prima di aver assaggiato i famosi falafel di Aida, la figlia. Non vi era stato diritto di replica, nemmeno sul bere poiché non servivano alcolici. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nell’attesa il padrone di casa aveva deciso che era necessario assaggiare le salse tipiche dell’Egitto, facendo attenzione a quella più a destra, troppo piccante per un palato delicato.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Asia e Giulio guardandosi negli occhi avevano stabilito che le mani sarebbero state le migliori posate da utilizzare. Giulio faceva bocconi piccoli e lenti, non lasciando spazio per vuoti di parole.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Asia lo ascoltava attenta cercando di non perdere nessun particolare di quell’uomo per quanto ne sapeva poteva essere tanto un serial killer quanto un famoso narcotrafficante o, perché no, un contrabbandiere di antiche opere d’arte o un ladro gentil uomo. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In fondo non aveva importanza. Stava bene in quel limbo. Non poteva prendere le misure, ma nemmeno le distanze. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Arrivarono le portate principali. Piatti abbondanti e ricchi di tradizione.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Giulio era come il riso che Hassam aveva deciso di servire ad Asia: un nutrimento per l’anima semplice e diretto, intenso come il sentore di zenzero, dolce e salato come il pistacchio che regalava al piatto quel quid porta a mangiare, più per gola che per voglia. La sensazione di nuovo e di casa, in un sol boccone. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si erano trovati di nuovo a parlare di mare, di surf, di donne che sanno volare, senza mai andare troppo troppo in là con la confidenza.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Asia osservava l’irrequietezza di Giulio colpa, forse, di quel dito che aveva cominciato a mangiarsi senza nemmeno accorgersene e quell’inciso in alfabeto morse: “Un caffè e poi camminiamo?”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Volentieri” rispose lei sorridendo affettuosa.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il caffè era nero, denso, di quelli che devi aspettare per sorseggiarli quanto per leggerne il significato. Tutti e due non amavano il caffè bollente. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Asia prese la tazzina per guardarne il fondo.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Una donna, probabilmente una strega, un giorno mi disse senza pretese, che avrei vissuto senza amore” la interruppe lui.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Non credo, sicuramente era un caffè macchiato” sdrammatizzò lei, che alla magia credeva come alle coincidenze.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel pagare Hassam li redarguì perché si erano presentati con troppo poco appetito. Promisero che non sarebbe più accaduto.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il primo freddo che tocca le guance a metà ottobre li riportò in Europa e a quella città che è per perfetta per essere conosciuta di notte. Gli interni illuminati, le strade semi deserte, le chiese che segnano la strada e la sua storia. Parlavano e camminavano, camminavano e parlavano ben attenti a non sfiorarsi, a non valicare quel sottile limite di intimità. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Asia rispondeva a Giulio facendo finta di non capire che nei tanti discorsi si nascondevano quesiti precisi che permettevano a lui di conoscerla quanto di rimanere al sicuro.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Arrivarono in fretta le prima ore della mattina senza che i due se ne accorgessero, nonostante avessero attraversato il vecchio continente, il sud America, le Indie e l’Africa. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Erano tornati al punto di partenza. Asia, che per i dettagli aveva un debole, ripercorse velocemente il tragitto. Singolare si disse. Da quella piazza erano nate cose importanti, altre erano state rimandate. Per quelle vie si era persa più di una volta, alle volte da sola, alle volte in compagnia, ma mai era riuscita a fare quel giro come aveva voluto, se non quella sera. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ringraziò con i due soliti baci rubati sulle guace. Come al solito la guardò impietrito.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quella sera, a quella ora Giulio sparì, ma era normale. Uno come lui non da il preavviso né quando parte né quando torna. Ancora una volta non si era parlato né di commercio né di seta. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 11px; line-height: normal; min-height: 12px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 11px; line-height: normal; min-height: 12px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ut-C-8FF160/WgN-q5RBCzI/AAAAAAAADgY/-4QnrRIJu_olh206ivWiU2_lkpfeqeJVACLcBGAs/s1600/onde.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
</a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 11px; line-height: normal; min-height: 12px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-84035487507733335932017-08-25T09:25:00.001-07:002017-08-25T09:29:46.887-07:00PURA VIDA<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-text-stroke-width: initial;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Torno sapendo che torno. Prima di tornare però sono partita.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-size: large;"><span style="-webkit-text-stroke-width: initial;">Avevo paura che si ripresentasse l’estate con i suoi ricordi e le sue aspettative. L’estate non perdona e non ti prepara mai all’inverno. Eppure sono salita su quell’aereo.</span><span style="font-kerning: none;"></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-CaRXR0fCfQ0/WaBOXzygf-I/AAAAAAAADf8/SHeRpEEPv-kWMeNf97n4jV6HZPc8Oqp0gCK4BGAYYCw/s1600/pura-vida_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-CaRXR0fCfQ0/WaBOXzygf-I/AAAAAAAADf8/SHeRpEEPv-kWMeNf97n4jV6HZPc8Oqp0gCK4BGAYYCw/s320/pura-vida_n.jpg" width="320" /></a><span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Il bagaglio come al solito ingombrante: due valigie, uno zaino, due barra tre cambi al giorno, almeno otto paia di scarpe tra cui delle Flip flop con il faccione asmatico di Dart Fener. Non ho scordato le protezioni, nove costumi e due paia di occhiali da sole. Praticamente il minimo indispensabile. E già avevo tolto qualcosa per dare spazio alla muta. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Obiettivo della vacanza era sfatare il mito che i non riuscissi ad alzarmi sulla tavola da surf. Oltre alla divisa da Donna Invisibile, ho lasciato dello spazio disordinato per portare con me la stanchezza, le speranze, i dubbi, le incertezze, le paure, le domande e le partite a scacchi. Di solito queste cose trovano il loro giusto posto e peso di fronte al mare, lontano dalla gente.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Tra i buoni propositi quella di leggere le mail ogni due giorni, fancazzeggiare allegramente e scoprire Lanzarote poco a poco, sempre con il suo permesso. Come mi ha insegnato un vecchio lupo di mare svizzero trasferitosi a Ibiza in una notte di birra e musica: “Ah le isole… Non sei tu a scegliere, sono loro a scegliere te”. Una delle grandi verità che mi porto dietro. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Prima di arrivare avevo curiosato in rete il famoso “Cose da non perdere”, ma come mio solito non ho stampato, segnato o fatto appunti a riguardo. Se ci fossimo piaciute la relazione sarebbe stata facile senza bisogno di troppe presentazioni.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">L’accoglienza? Delle peggiori: freddo e vento, vento e freddo. Primo pensiero: “E in quella massa di roba nemmeno un cambio adeguato”. La muta pareva l’opzione giorno/notte migliore per non morire assiderata. Ore 21 della sera. Fame. Praticamente nulla di aperto. Cazzo. Dove siamo venuti?. <i>La Cantina </i>un’oasi nel deserto<i>. </i>Della serie cena e a letto presto. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">E se il buongiorno si vede dal mattino… Ancora vento e freddo, freddo e vento. Ho iniziato a dubitare. Seriamente. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Ore 12 del primo mattino: la tintarella e il caldo sembravano un miraggio. A questo punto l’unico obiettivo papabile era trovare un scuola di surf e concentrarsi sullo sport. I soliti ben informati suggeriscono di cercare la Volcano School. L’accoglienza un caloroso “Holà” montato su un sorriso bianchissimo e su due occhi verdi limpidi segnati dalle espressioni vicaci di chi ne ha viste un sacco. Sono 18 anni che Seb, francese di Bordeaux si è trasferito sull’isola, dopo aver girato il mondo alla ricerca delle onde perfette. L’ambiente è rilassato, familiare, semplice, accogliente.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Quello che ci vuole per una pippa come me che continua a inciamparsi nel suo allucione e a non tirarsi su nemmeno con l’aiuto di una gru.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">La decisione è presa: da lunedì si comincia. </span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">C’è tempo per iniziare la perlustrazione del territorio. A caso ovviamente. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-size: large;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Lo sguardo si perde nell’infinito di una terra brulla adornata di tanto in tanto da palme, piante grasse e qualche strelitzia rinsecchita. Strade in sali e scendi, lunghe e strette da percorrere agli ottanta allora nei casi più fortunati. Polvere, tanta polvere, che regolarmente mangi grazie all’infaticabile vento. Si vede che manca l’acqua. Il colore è un opzione rara, ma tocchiamo tutte le sfumature del marrone, del grigio appesantite dal nero. Spicca il bianco riflettente delle case, tutte uguali, tutte apparentemente disabitate. Il paesaggio è post atomico o per lo meno è così che immagino la Terra dopo una Terza Guerra Mondiale.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Questa isola non so se mi piace. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Il giro di ricognizione mi fa incappare in una minuta donna di rosso vestita. L’abito dal taglio anni cinquanta è reso audace da due profonde scollature sui fianchi che arrivano fino alla cinta. Il piccolo seno e il tronco magro rendono questa particolarità delicata quanto sexy.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Questa donna parla la mia lingua. Si chiama Francesca e viene da Bergamo. Anche lei conferma che non c’è vita “su questa terra, qui è così…” Ci sono però un paio di posti dove mangiare bene - mi dice - da italiana vorace mi pare un ottimo atto consolatorio. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Di Francesca mi fido, così a pelle. Ha qualcosa di speciale, tutto di lei racconta una sensata <i>joie de vivre</i>. Sono tre anni che si è trasferita.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-size: large;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">La svolta. Ogni storia che si rispetti ha una svolta e ancora una volta arriva accompagnata dal mare.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Lunedì ore 8.30 puntuali davanti alla scuola. Ad attenderci Seb che ci affida alle cure di Andreas e Marx, due istruttori tutti nervi e in cui scorre sangue sud americano. Saliamo sul pulmino dove la compagnia è composta da un gruppo di giovani aitanti, quanto evidentemente capaci ,surfisti francesi. Una<i> debacle</i> ancor prima di iniziare. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Seb ci porta a Famara, caccia la testa fuori dal finestrino e decide che lo spot migliore per noi è al di là delle ville che affacciano sulle onde, in piena riserva naturale. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Ecco il primo grande spettacolo: le montagne si tuffano in acqua facendoci spudoratamente l’amore. Nessuno osi separare ciò che Dio ha unito. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">La piaggia è infinita come la paura del confronto. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Regola numero uno: prima di entrare in acqua si riscalda. Coi giorni ho imparato che sarebbe più saggio iscrivermi a yoga che in palestra. Torna la parola flessibilità. I pochi principianti, in cui spicchiamo io e Tu (il vietnamita tutto sorrisi) prima di entrare in acqua devono imparare a fare la Tigre. Accenno ad un “Roar”, ma la cosa è seria i sorrisi si lasciano a riva. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Sdraiata, mani altezza seno, stendi le braccia, porta in avanti le gambe, punta dritto e prova a tirarti su. In una parola, Tigre. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">La sensazione che mi pervade credo si uguale a quella di Po davanti al Maestro Shifu il primo giorno di allenamenti. Ecco più che Tigre mi sento Panda, ma senza noodles.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">“Piensa, Allisia. Piensa. Tienes tiempo. Piensa”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">“E vabbuò. Pienserò”, anche se in cuor mio spero nel classico <i>“coup del cul”</i>. (Parigino stretto per chi non parlasse l’idioma). </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-size: large;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">L’acqua è calda, il vento stranamente mite, le onde lunghe e vigorose.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Al mio fianco Andreas. Tra i ricci e la barba intravedo gli occhi vispi: “Pronta. Està tu holita. Recuerda: Tigre!”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Mi piazzo sulla tavola e pienso, pienso tanto intensamente che accade il miracolo. Sono in piedi. Al primo colpo?? Dai non è possibile, siamo seri. Eppure. Cerco di mantenere il contegno, ma un sorriso idiota si stampa sulla faccia. Gongolo e rigongolo. La fortuna del principiante mi regala una speranza. Ritento questa volta da sola. “Belin! sono di nuovo in piedi”. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Ecco ora il pugno al cielo non me lo leva nessuno. Sono felice, come il primo giro in bici senza rotelle o quando ho ingranato le prime cinque marce, tutte di seguito senza grattare, della moto. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">È quella sensazione così immensamente infantile e gioiosa che ti permette di provarci e riprovarci senza mai sentire la stanchezza. Sono passate già cinque ore. Ogni volta che cado mi rialzo pensando agli sforzi di Giacomo, le sue caziate e pazienza durante tutta la primavera. La sua Cinghialotta Marina è su. Avremo un grande inverno, anche se lui non lo sa.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Arrivo alla mattina tre, stranamente non sento dolore, se non minimo. Sono ben decisa a continuare l’allenamento per migliorare un inconfondibile stile foca spiaggiata. Arriva l’onda, pagaio un poco, fisso la torretta dell’SOS, sono pronta a ruggire e… nessun muscolo risponde al comando. Ritento. Nulla, non riesco a muovermi. Da Tigre ad Ameba. Lezione numero due: se non sei allenata, non osare sfidare il mare.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">La storia della pausa fisica è ottima per visitare seriamente l’isola. Per capirla bisogna conoscere la sua storia. Si parte da Timanfaya, anno 1730. Un viaggio nella valle della lava, da dove tutto ha preso forma, da dove non si poteva scappare, pena la morte. L’Isola e il suo Diavolo che ha dato origine alla Luna, a El Gulfo e alle uve di Malvasia. Un’uva dolce e impertinente che ti porta a degustare vino a mezzogiorno per finire velocemente ebbra sotto l’ombra di albero dopo aver comprato una bottiglia che porta il nome di tua figlia. Anche se una figlia non l’hai.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">L’isola ti entra dentro a poco poco, lenta e calda come la lava che l’ha ricoperta. Con i suoi piccoli paesi di pescatori, le persone che all’apparire preferiscono essere, il vento e il mare. Questo è sufficiente. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-size: large;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Ci va del tempo per prendere il passo e seguire il ritmo di questa danza tribale. E tu, che volevi solo prendere fiato, ti trovi in apnea di fronte a un cielo nero carico di stelle, alcune cadenti a cui regalare i tuoi desideri, alcune ferme a cui confidare i tuoi segreti. Tu che non volevi pensare ti ritrovi a fare il punto. A chiederti se la tua vita che tanto ami potrebbe essere barattata con una più semplice e meno caotica, dove il tempo è il vero lusso. Ti rendi conto che le priorità non hanno un’unica direzione, che non serve l’eccesso per vivere, l’importante è godere del tempo che ci hanno regalato. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-size: large;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">È in posti come questo che mi chiedo se in fondo io non sia solo una piccola selvaggia inamidata dal modello di vita che mi hanno propinato o se quello che ho mi piace davvero. Che potrei vivere bene senza le mie comodità, uscite mondane e gli immancabili tacchi alti. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Ci ho pensato a lungo. La verità? No, non potrei. Almeno non per una vita. Ho bisogno di entrambe le cose. Mi annoio facilmente. Questa presa di coscienza è rassicurante. Non ho una maschera.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Sono tutto. Amo i miei tacchi alti, come girare con l’odore di sale sulla pelle e i capelli aggrovigliati. Posso mangiare tra i pescatori vestita di tutto punto e andare a una cena impostata in infradito. Sono tutte e due, sempre. Questo mi soddisfa. Mi fa pensare che ho scelto di essere me stessa filtri. Prendere o lasciare. Per questo torno sapendo che torno. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Torno carica di storie. La mia, in primis, che ha la capacità di stupirmi ogni giorno con i suoi colpi scena, le sue virate e ritorni in carreggiata. Ogni giorno una sorpresa. E per quanto spiazzanti, amo le sorprese e quei “segni” che ti lancia nascosti in una canzone, una frase, in un incontro, un sapore.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Torno con le storie di persone che hanno girato il mondo per incontrasi a Lanzarote, la loro isola, la loro nuova casa. Torno con i silenzi e la calma di Andreas, l’argentino che si scompone solo al suono di <i>Californication</i>. Torno con i consigli paterni di Seb che ha anteposto una moglie e due piccole meraviglie al surf estremo. Anche questo è cavalcare l’onda. Torno con la storia di Francesca che è riuscita a trasformare i numeri in lettere.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Torno sapendo fare la Tigre. Torno con il naso bruciato, un mignolo probabilmente fracassato e le mani piene di escoriazione. Magnifiche ferite di guerra. Torno con un costume in più e la consapevolezza che mi serve molto meno. Torno per affrontare il freddo. Torno con la sabbia che ha deciso di accompagnarmi e pare nemmeno volermi lasciare più. Torno con quattro piccole conchiglie che tengo strette in mano come un tesoro prezioso mentre scrivo queste cose. Cerco sempre di portare a casa delle conchiglie, raramente le regalo, le metto a far compagnia delle piante grasse o per lo più in un vaso di vetro trasparente. Mi piace aprirlo quando è troppo tempo che non vedo il mare, immeggerci le narici e farmi travolgere da tutte le emozioni che si portano dietro.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Torno sapendo che torno. Torno con un saluto che è più un augurio. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Immaginate Marx, il carisma di un venezuelano dalla risata contagiosa che ti dice: “Aprendes! In Costa Rica everybody says PURA VIDA! PURA VIDA!”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-size: large;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-size: large;">Insommma: PURA VIDA A TUTTI!</span></span></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-47506093410666018592017-08-10T22:41:00.000-07:002017-08-10T01:07:07.365-07:00LA FIABA DI SAN LORENZO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/--Ks9HQSJpXg/WYs9EptzDKI/AAAAAAAADfg/It7W_2NSCGU4_Mtcz0tXXbwPvlWdIFoRQCLcBGAs/s1600/san%2Blorenzo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="744" data-original-width="1023" height="232" src="https://1.bp.blogspot.com/--Ks9HQSJpXg/WYs9EptzDKI/AAAAAAAADfg/It7W_2NSCGU4_Mtcz0tXXbwPvlWdIFoRQCLcBGAs/s320/san%2Blorenzo.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">C’erano una volta il Regno dell’Est e quello dell’Ovest. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Entrambi baciati dal sole, volgevano i loro sguardo al mare ed erano uniti in un abbraccio fatto di boschi e sentieri.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quelli che per secoli erano stati regni amici e alleati nella ricerca della pace e dell’armonia si erano divisi per uni stupido screzio tra i due Re che li governavano.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si racconta che un giorno alla presenza della Regina del Sud e del suo fascino i due litigarono perché entrambi volevano possedere il mare più blu del mondo, in cui la bella regnante avrebbe potuto trascorrere ore felici.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L’arroganza del Re dell’Est e l’orgoglio del Re dell’Ovest segnarono la fine della pace tra i due regni.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Importante per la narrazione è dire che dopo questa rottura i Re fecero educare i loro primogeniti all’arte della guerra con l’unico obiettivo di conquistare l’uno il regno dell’altro ed essere così il sovrano di tutto il mare conosciuto. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I due giovani erano stati cresciuti come fratelli. Sin da quando erano nati avevano passato insieme le estati a giocare a nascondino tra i boschi, ascoltare il canto delle cicale e cercare ristoro nell’acqua limpida del mare. Passavano intere giornate tra le calette dei due regni per sfuggire agli obblighi regali ed essere solo fanciulli. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Appena appresa la notizia della faida, senza nemmeno pensarci, i due scapparono di casa sicuri della meta: la Caletta della Luna, il posto dove i due regni si congiungevano. Ci vollero due giorni e due notti a cavallo per raggiungerla, ma entrambi, quasi si fossero dati appuntamento, si ritrovarono in quel posto col fiato corto e gli occhi carichi di lacrime. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Ti aspettavo” disse il principe.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Sapevo ti avrei trovato qui” rispose la principessa.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si strinsero in un lungo abbraccio silenzioso. Fu quello il momento in cui i due si resero conto che non erano più due fratelli, ma un giovane uomo e una giovane donna. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La testa di lui sprofondò </span></span><br />
<a name='more'></a><span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">nella lunga chioma bionda per farsi ubriacare dal loro profumo di fiori e lei non riusciva a staccarsi da quelle braccia che sapevano di sole e sale.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Trascorsero la giornata a pianificare una fuga, lontano da tutti dimenticando le loro origini e i loro doveri. L’idea di perdersi li uccideva, non era pensabile condividere quei luoghi con qualcun altro. Il mare, le cicale, la loro condivisa solitudine, la loro comune voglia di non vivere un ruolo. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Al calar del sole improvvisarono un falò per aspettare le stelle e la possibilità di esprimere un desiderio. Il caldo sembrava non voler mollare la sua presa e, complice il buio decisero di diventare un tutt’uno con il cielo e il mare.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Arpalice fece scivolare delicatamente la veste sulla spiaggia per farsi vestire dalle acque cristalline. Ci vollero diversi minuti prima che Rinaldo avesse il coraggio di alzare lo sguardo verso lei. La luna piena baciava maliziosa la sua pelle bianca mettendo in risalto quelle forme di donna di cui mai si era accorto prima. Erano morbide, accoglienti, sconosciute. Dove era finita la ragazzina tutta gambe e ossa? Era la cosa più bella che avesse mai visto. Quando la giovine sentì addosso quello sguardo si girò di scatto coprendosi istintivamente i seni. L’imbarazzo che raccontavano le guance di entrambi non gli permise di incrociare gli sguardi per minuti che sembrarono secoli.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Muoviti entra! Non lasciarmi sola ho paura”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Per pura cavalleria non se lo fece dire due volte. Corse goliardicamente in acqua cercando di darsi un sostegno, risultando però solo un goffo giullare non pronto a fare l’uomo. Prese mano tesa di lei. La strinse con forza come per non lasciarla mai più. Lei chiuse li occhi facendo scivolare le mani affusolate sul suo petto, i polpastrelli si misero a perlustrare ogni centimetro di quella pelle bruciata dal sole. Si fermarono poco sotto il cuore scivolando su e giù su una piccola, quanto profonda ferita, ormai rimarginata. Arpalice aveva memoria di quella cicatrice. Era stata proprio lei a procurargliela durante un allenamento con la spada. Lui l’aveva sfidata, lui non aveva tenuto la guardia.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Se mi fai star male la prossima volta affonderò più in alto” disse ridendo la ragazza.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Nulla potrebbe ferirmi di più che perderti” ribatté lui.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nella notte delle stelle cadenti arrivò il turno del loro desiderio che suggellarono facendo l’amore. Testimoni di quella promessa il Mare, la Luna e il Destino: da lì a un anno si sarebbero riuniti sotto quello stesso cielo per portare a termine il loro piano. Il giorno fece capolino e i due giovani amanti dovettero lasciarsi e aspettare il passaggio di 12 lune.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Fu un lungo e freddo inverno, nei due regni erano stati banditi i contatti, scambi di qualsiasi genere e sorta tra l’Est e l’Ovest. Pena l’appiccagione.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel terzo mese della Primavera venne alla luce una piccola creatura che Arpalice chiamò Estate. Per paura di mettere al repentaglio la vita di Rinaldo, Arpalice tacque sia a lui che a suo padre la verità. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il Re dell’Ovest che in cuor suo aveva sapeva fuincapace di punire quell’unica figlia che amava più della sua stessa vita e accolse la nipote con gioia, ma stabilì che al suo decimo compleanno la madre avrebbe preso in sposo il Re del Nord, in modo da creare una salda alleanza contro l’Ovest. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il popolo pianse il valoroso Principe del Regno Che Non C’è caduto in battaglia prima di vedere la sua erede e, per la sicurezza della stessa, obbligato a mantenere il silenzio sulla sua nascita.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Arpalice si sentì morire dentro. Il giovane Principe del Nord era perfetto, come nelle fiabe che le raccontava la balia Cristiana prima di cadere nel mondo dei sogni: bello, valoroso, dal cuore puro e il corpo di una statua. Unico capriccio i ricci castani che soleva tenere lunghi e per poterli attorcigliare al dito nei momenti di tensione.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Perfetto, ma non per lei che amava quel groviglio di pensieri chiamato Rinaldo. Allo stesso tempo era sollevata poiché durante la notte delle stelle, avrebbe rincontrato il suo amato e con la piccola Estate avrebbero affrontato l’autunno e l’inverno come una famiglia, umile, ma una famiglia. Era pronta a lasciare tutto per loro. Avrebbe lottato per loro, sicura che anche il suo Principe avrebbe fatto lo stesso.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si mise in viaggio di notte con la piccola Estate al collo e il suo destriero a sorreggere la fatica. Le lucciole resero meno oscuro il sentiero.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Arrivarono che la luce puntava a metà del giorno. Lui non era ancora arrivato. Pensò che fosse il solito ritardatario. Spogliò la piccola e lei per entrare immediatamente in acqua: “Ecco mia Vita, noi. Tu, io e il tuo papà siamo questo: mare”. La piccola sorrise come se avesse capito, gioiosa di sbattere i piedini in acqua. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Arrivò il tramonto, ma di Rinaldo ancora non vi era traccia. Arpalice iniziava a temere che i Re li avessero scoperti. Il cielo si coprì di stelle, ma quella notte non vide nessuna stella cadente. Un brutto presagio pensò, addormentandosi stremata e abbracciata alla sua piccola sotto le fronde di un pino.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La svegliò bruscamente il muoversi innaturale delle fronde. Sguainò la spada in direzione dei monti. Con stupore di fronte a lei Fedro, il fedele falco del suo amato. Lo avevano addestrato insieme. Vide un biglietto legato alla sua zampa. Era successo qualcosa. Era stato scoperto, non vi era dubbio. Ancor prima di leggere Arpalice iniziò a pensare al salvataggio da mettere in atto.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quando aprì la pergamena dovette rileggere più volte per comprenderne il significato: “Ho giurato fedeltà alla mia patria e a mio padre davanti a Dio. Non posso amarti. Non so più amarti”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dopo la morte di sua madre questa era la seconda volta che le strappavano il cuore dal petto.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Prese il braccio la piccola tendendola verso il blu: “Non hai padre! Giuro di fronte a ciò che ho di più caro di strappargli il cuore con le mie stesse mani e gettarlo ai pesci”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Da quel giorno i grandi occhi verdi della Principessa persero la loro luce. Cambiò. Cambio molto. Tutta la sua vita fu dedita alla figlia, al suo popolo e alla conquista di tutto ciò che circondava il Regno dell’Est.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I bei capelli che soleva portare sciolti e adorni di fiori freschi vennero legati in un’austera treccia. Unico vezzo la sua armatura che si dice fosse stata forgiata da una maga e che era riconoscibile per le rose selvatiche che impreziosivano la struttura e che ritornavano sull’impugnatura della spada.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Estate cresceva bella e solare e sua madre più la guardava più ritrovava in lei i tratti che la avevano fatta innamorare di quell’uomo di cui voleva dimenticare il nome. L’arguzia e grande capacità di parola, la pelle che da latte diventava dorata al sole, la voglia di esplorare e di non fermarsi. In lei ci vedeva lei. Pensava che fosse il miglior errore da fare con un uomo. Nonostante ciò il suo cuore era diventato ghiaccio.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ogni anno la Notte di San Lorenzo tornava alla Caletta, i primi anni sperò di ritrovarlo, chiarisi e capire. Col tempo aveva iniziato a chiedere al mare la risposta ai suoi dubbi, ai suoi perché, a quella dannata mancanza di coraggio.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Gli anni passarono veloci e si avvicinava il tempo di onorare la promessa fatta al Re del Nord. Insieme sarebbero stati una potenza, anche senza possedere tutto il mare conosciuto.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Estate che di entrambi i genitori aveva preso l’ostinazione, anche a sbagliare, non aveva mai creduto alla storia del papà morto in guerra e facendo leva sull’ingenuità di balia Cristiana:</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Oh Balia Bella, cosa darei per avere un papà. Oh Balia bella, come sarebbe bello poter chiedere alla stelle nella notte dei desideri di conoscere il mio papà. Almeno una volta”. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L’età aveva di molto smorzato la capacità della balia di mantenere un segreto, che già non era delle più ferree, soprattutto davanti a due occhioni e grandi boccoli biondi che aveva curato dalla nascita.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La balia Cristana, con il perdono di Dio, raccontò tutto alla piccola, storia della caletta inclusa, facendole fare croce sul cuore che non avrebbe mai detto nulla a nessuno di quella storia sopratutto a sua madre che le avrebbe fatto tagliare la testa.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Estate era una bambina di parola. Decise così di studiare un piano per conoscere il suo vero padre.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Le dicerie, si sa, nessuno riesce a fermarle, nemmeno il diktat di un Re. Ecco che del futuro Re dell’Est si narrava che a causa del maleficio di una potente strega di cui era proibito pronunciare il nome, il principe fosse diventato un dissipato misantropo e che l’unica relazione che riuscisse a instaurare con una donna fosse di breve durata, per soddisfare la sua fame di narciso. Aveva amato il corpo di regine e puttane, principesse e regine di tutti i mondi, belle o particolarmente potenti. Non aveva però mai amato la loro testa, la loro integrità, la loro fedeltà. A quello preferiva vino e tabacco.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Una volta al mese, per volontà del vecchio Re dell’Est, il principe era obbligato a incontrare il popolo per prendere in carico le richieste più ragionevoli.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Estate camuffata da maschietto si presentò proprio in quel giorno. La coda era lunga, ma la sua costanza venne premiata.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ecco il suo momento. Poteva tornare indietro, ma no! Sua madre non l’avrebbe fatto. Inspirò e senza prendere fiatò impostò il migliore dei suoi inchini: “Sua Maestà…” l’eleganza di quel gesto catturò l’attenzione di Rinaldo che sino a quel momento sembra più interessato a contare i fili delle ragnatele che ad ascoltare. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Ditemi ragazzo, cosa vi porta al mio cospetto?”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Alzando lentamente la testa disse scandendo: “Sto cercando mio padre”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il Principe si paralizzò incrociando lo sguardo di Estate. Li avrebbe riconosciuti in mezzo a un milione di soldati. Erano gli occhi di Arpalice. Verdi e sfumati di giallo come una gatta, solo in un piccolo corpo.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“E perché lo cerchi qui?”</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Ditemelo Voi” disse Estate con tono di sfida. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La stessa volontà di avere l’ultima parola di Arpalice.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Rinaldo iniziava a pensare ad un sortilegio o a un post sbornia troppo acuto.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il sovrano interruppe le udienze e fece condurre quello che credeva un bambino in una stanza isolata.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Rinaldo iniziò a studiarlo senza proferire parola. In quel piccolo essere non c’era solo la donna di cui si era innamorato. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Lo sai che non sta bene tenere il cappello? Sembri così ben educato…” disse alla fanciulla.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“In verità non lo tolgo mai”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Dovrai a fare un’eccezione, se vorrai che esaudisca il tuo desiderio”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Ma, io veramente…”</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Ora o mai più!”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Estate suo malgrado dovette cedere e dal piccolo cappello a punta verde fece scivolare la sua cascata di boccoli.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Rinaldo non aveva più voce, la sbornia gli era passata all’istante e riuscì a dire solo: “Tu, Tu…”</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La fanciulla che dalla madre aveva ereditato anche l’impazienza rispose: “Io, io… Sì sono io tua figlia! Eppure mi avevano detto che eri sveglio”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Rinaldo sobbalzò. Quella risposta poteva essere solo di quella lingua lunga di sua madre.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dopo anni scoppiò a piangere. Aveva dimenticato che sensazione di liberazione potevano dare piccole gocce di acqua calda sulle guance.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Più piangeva, più aveva voglia di non fermare quel flusso.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I suoi occhi di adulto chiedevano una spiegazione e quella piccola bambina ossuta.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Non sai amare, ecco perché. Lei si sposerà dopo l’estate. E non sa che io sono qui. Ora so chi sei, posso andare e tu far finta di non avermi mai vista. Tanto il tuo cuore non batte. Giusto?”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Rinaldo rimase immobile fissando quel figurino uscire dalla stanza. Estate tornò a castello senza raccontare ad anima viva dell’accaduto. Si confidò solo con la Luna.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Puntuale come ogni agosto era tornata la notte delle stelle. Arpalice aveva deciso di lasciare il cavallo un pò più in su per ripercorrere quei sentieri un’ultima volta. Dopo lo sposalizio con il Re del Nord, dopo il suo giuramento di fedeltà avrebbe chiuso in un cassetto il passato.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I pini che una volta avevano tronchi esili si erano ingrossati, intensificato il loro profumo e aumentato la loro ombra. Le cicale continuavano a cantare a squarcia gola quasi a celebrare la bella stagione e ricordi erano sempre gli stessi, sempre vivi e dolorosi. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quasi giunta alla spiaggia Arpalice si rese conto che sul suo scoglio c’era un uomo. Il sole accecante le permise di intravedere i capelli e la barba lunga a coprire un corpo esile quanto nerboruto. Probabilmente un barbone o un mercenario.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Prese delicatamente la spada dal suo astuccio. Lo avrebbe sorpreso alle spalle.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si avvicinò delicata puntandogli la lama in mezzo alla schiena.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Girati. Lentamente o prima di avermi visto sarai già morto”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L’uomo alzò le braccia in segno di resa. Mantenendo la guardia la Principessa gli permise di voltarsi, appoggiando però la lama all’altezza del cuore.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un colpo, sarebbe bastato un colpo.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Arpalice sussultò e poi puntò più forte la lama nella pelle di quell’uomo.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Tu?”</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Io! L’uomo che non sa amare”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La collera della donna era tale che avrebbe solo voluto infierire per portare a termine il suo obiettivo”, ma qualcosa in quello sguardo perso glielo impediva.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Qual coraggio a presentarti. Ho giurato davanti a questo mare che ti avrei strappato il cuore e poi glielo avrei donato perché non lo meritavi”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Rinaldo abbassò lo sguardo verso il petto: “Prendilo è tuo. È sempre stato tuo. Ho avuto paura, ero confuso e non volevo deludere mio padre. Prima di morire però voglio che tu sappia una cosa. In tutti questi anni, ogni estate sono tornato qui, ti sorvegliavo dall’alto della montagna. Ti ho vista crescere, ti ho vista lottare, ti ho vista piangere. Ora ti guarderò prendere la vita che ti dovevo”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un rivolo di sangue stava macchiando la pelle liscia dell’uomo. </span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Arpalice crollò in lacrime sulle ginocchia: “Ti odio”.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">“Io no!” rispose Rinaldo.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Come va a finire… beh come tutte le fiabe.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E vissero felici e contenti rincorrendo Estate tra i sentieri, le cicale e possedendo tutto il mare conosciuto.</span></span></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
<div class="" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;">
<span class="" style="-webkit-font-kerning: none;"></span><br class="" /></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-6179496303076129522017-05-18T03:23:00.001-07:002017-05-18T23:31:38.807-07:00SARÒ MAMMA!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-TmPoku350yw/WRylW4xrPjI/AAAAAAAADfA/9QUsFAiXfWok5_5zuq4AZBzKry-_BPaggCLcB/s1600/ale%2Bmamma.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-TmPoku350yw/WRylW4xrPjI/AAAAAAAADfA/9QUsFAiXfWok5_5zuq4AZBzKry-_BPaggCLcB/s400/ale%2Bmamma.JPG" width="300" /></a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Sarò mamma o forse no.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ultimamente me lo chiedo spesso, ma non perché sia scattato l'orologio biologico o sia successo qualcosa che non mi aspettavo. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Appassionata di sociologia mi guardo intorno e vedo una spaccatura delle trentenni di mezzo corso. Abbiamo le single dopo decenni, le neo separate, le fidanzate da una vita e le spose perfette. Tra queste dobbiamo ancora dividere tra chi ha o non ha prole.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Premetto che non vuole essere una critica, né tanto meno una presa di posizione, solo il punto di vista di chi, come me non ha ancora procreato a questa età.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Quando hai trentasei anni e non hai figli ti trovi a essere la rappresentante di una categoria ben precisa: futura puerpera attempata (dando per scontato che prima o poi ti farai fecondare).</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Errato. Alle volte non filiare è una scelta, libera.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Capita, lo dico per esperienza, di trovarti al supermercato e di essere l'involontaria protagonista delle critiche della signora dei salumi: "Mio figlio ha quasi 18 anni e io sono ancora giovane, non come le donne d'oggi che aspettano di aver le ovaie rattrappite per provare ad avere figli. Non sanno cosa si perdono. Poi si lamentano che non riescono ad averli".</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Tu ti guardi attorno e sei sicura che anche se non ti conosce sta proprio parlando di te. Lo sai perché al posto di avere un carrello o almeno un cestino, hai le mani impegnate a tenere le pizzette e le patatine e ti stai domandando come impilerai il resto delle cose che ti capiteranno sotto tiro.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Sai che sta parlando di quelle come te, perché quella non è la spesa di una che deve tornare a casa e sfamare un figlio, al massimo un gatto autosufficiente.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Tu un poco umiliata cerchi di deviare rubando al volo un cestino abbandonato, ci lanci la roba e per consolarti dall'amaro giudizio voli a prendere del cioccolato col caramello, un sacchetto di Haribo e una birretta. In fondo tu non hai nessuno a cui dare il buon esempio. Al massimo farai i conti con la cellulite che però non ti giudica, anzi ti sta attaccata al sedere come un'amica fedele.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Se hai trentasei anni e non hai figli è già da un po' che hai iniziato a dividere le uscite con gli amici. Tra quelli con prole e quelli senza: raramente le cose coincidono perché giustamente "i bambini hanno le loro esigenze” e tu pensi (ovviamente nella tua testa) che tu hai le tue.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Quando esci con gli amici i mini-loro, soprattutto quelli che <i>escono di rado e parlano ancora meno </i>in genere si propongono tre scenari.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Scenario 1: gli amici single o che insistono a voler vivere da fidanzati nonostante siano quasi in età da pensione (tra questi mi ci metto anche io), si ritrovano a colloquiare con piccoli uomini e piccole donne abbandonati a se stessi da premurosi genitori che per una sera vogliono godersi una serata tra adulti. Sembra strano, stranissimo lo ammetto, ma anche quelli senza figli hanno piacere a trascorrere qualche ora in compagnia di amici che vedono poco, magari, e scusate se esagero, bevendo in tranquillità un bicchiere di vino. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Il nostro stress ovviamente non è paragonabile a quello di un genitore ti raccontano da sempre. <i>Chissenefrega</i> se ti sei alzata alle sei e normalmente la tua giornata non sai quando possa avere fine. Con altrettanta franchezza devo dire che spesso quelle versioni mignon di bipede sono una compagnia più interessante e frizzante di genitori lagnosi. Sono limpidi, diretti, senza filtri e dotati di quella splendida cattivissima malizia che li porta ad arrivare dritti al punto, non ancora vestiti della pudicizia del perbenismo. Forse è per quello che li stimo, forse è per questo che ci tengo a continuare a coltivare i miei 5 anni.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ma non perdiamo il filo.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Scenario 2: l'amica senza figli,</span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"> per uno strano virus intestinale in pieno agosto, ti lascia sola. Lì sei veramente fottuta. La premessa delle conversazioni è: "Questa sera non parliamo di bambini" il voto delle donne presenti è unanime e per qualche secondo ti senti salva. Ovviamente prendi la parola tu che sei sempre in giro e non hai rivoluzionato la tua vita per un altro meraviglioso essere umano, ma basta un errore, piccolo piccolo, della serie "vi ricordate quando eravamo bambine" che hai scatenato l’inferno. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Magicamente si comincia a parlare di cacche, insonnia, scuola, compiti, corsi e cose che tu nemmeno immagini. Il più delle volte scoppiano sanguinolenti confronti tra mamme che assomigliano alla Guerra Fredda. Avete mai assistito alla gara della mamma più multitasking? Io abbandonerei la sfida prima ancora di cominciare. Mi terrorizzano. Troppi planning e poca spontaneità, per questo mi basta il lavoro. Per loro non è semplice, ma lo è. Questo ragionamento è difficile come capire un’equazione.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">E qui si torna al principio: tu donna che non ha mai provato la piacevolezza di aver fatto uscire una testa dalla tua vagina, non puoi capire e questo te lo ribadiscono con la frase delle grandi occasioni "Perché tu non sei mamma!". Vomitano a spruzzo tutta la loro dolcissima frustrazione dì madri perfette e, dopo averti isolata per quasi tutta la sera, si rendono conto che il tempo è scaduto e devono tornare a casa. Guardano i loro mariti e compagni che invece hanno approfittato della loro disattenzione per rilassarsi e magari bere quel cicchetto che a casa viene negato, e solo allora riprendono le sembianze delle ragazze che con te hanno albeggiato più di una volta. Nonostante ciò riescono a chiederti: "Perché non ne fai uno?".</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">"No, grazie" rispondi educata, terrorizzata dal fatto che potresti non uscirne vita da una risposta tipo "Per diventare come voi?” o “Ma se li bagni dopo mezzanotte cosa succede?”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Fortuna che nel gruppo c’è sempre una mamma naive, quella che la prende con più spontaneità, che i bambini si sporcano, che i bambini sono sol</span></span><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">o bambini. Ti fanno sentire meno sbagliata e mantengono viva la fiammella del “forse un giorno anche io”.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">In questa situazione rimpiango i nani dello scenario 1, da loro c'è sempre da imparare e si lagnano meno.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Che sia un caso o l’altro la domanda a fine serata è sempre la stessa: "Ma quelle nonne che tanto hanno insistito per diventarlo, dove si nascondono in queste occasioni?”. La risposta è banale: a casa a godersi la loro meritata libertà. Dopotutto, loro, la fatica l'hanno già fatta... Forse dovrei uscire con loro.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Scenario 3: quello che in fondo mi ricordo io. Bambini che si adeguano ai genitori ed escono con gli adulti, educati e simpatici. Hanno regole, non hanno bisogno di telefonini o promesse di ricche ricompense per stare in compagnia. Al mio tempo, e forse mi confondo perché è passato molto tempo, funzionava così. Dovevi stare bravo punto. Dovevi andare bene a scuola, punto. I capricci esistevano, a casa del vicino. Ah lo schiaffo, uno, era terapeutico, non una condanna per maltrattamento. Non so voi, ma io sono cresciuta senza nessuna turba, almeno non per questo.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ammiro chi riesce a coniugare l’essere coppia all’essere genitore. Rappresentano la mia idea di famiglia. Un Amore a tutto tondo. Senza dimenticare di essere una o l’altra cosa.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ora che vi siete fatti una pessima idea di me, vi racconto perché alla mia età si può non avere figli e non essere dei mostri insensibili.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Parto da me: non ne ho perché non ne sento la necessità, eppure so come li chiamerei. So che mi piacerebbe averne tre: Amalia, Arsenio e Itaca. Con Amalia parlo spesso in auto. La immagino lì a fianco a me (e già sarei da denuncia perché serve il seggiolino) che mi fa una testa tanta con le sue fantasie. Da megalomane la immagino come me da piccola: allegra, curiosa, mai zitta.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">La prima volta che ho deciso di non avere figli avevo 25 anni ed ero innamoratissima. Poi un linfoma e la possibilità di rimanere sterile per le cure. Le mie ovaie furono più audaci e produttive, lo sono tutt'ora, ma rimaneva quello che chiamano il “periodo finestra” ossia cinque lunghissimi anni che devono trascorrere prima che ti dicano che sei, di nuovo, sana. Non ci devono essere complicazioni, in questi cinque anni.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Strano, perché non sono mamma e quindi non posso capire, ma io mi dissi che la prima grande promessa da fare a una nuova vita era di provare ad esserci per lungo tempo, almeno un tempo congruo perché</span></span><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"> diventasse un adolescente, poi un adulto e perché no, un vecchietto. Non ho mai capito le malate di tumore che solo per provare l'esperienza della gestazione negano a quel figlio tanto desiderato la possibilità di avere a fianco quella donna straordinaria che chiamiamo mamma. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ecco che automaticamente prima dei trenta non lo potevo nemmeno immaginare. Come avevo detto non ci devono essere intoppi. Piccoli falsi tecnici hanno prolungato l’attesa a sette anni. Erano già 33 candeline. Avevo solo voglia di VIVERE senza la paura della morte. Al posto di un bambino feci un tatuaggio, anche quello dura una vita.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Credevo che prima o poi sarebbe scattato dentro di me qualche strano meccanismo. Si deve essere inceppato…Per ora non mi sono ancora stancata di essere figlia.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Sarei una bugiarda se dicessi che non mi sia mai venuta voglia. Una la ricordo perché era un’idea folle nata al tramonto tra due giovani innamorati pronti a sfidare tutto, anche se stessi. Ma le promesse fatte di fronte al mare sono quelle di un marinaio, se ne vanno con l’alta marea. L’altra perché l’ho sognata: ero a Miami e un uomo di spalle teneva in braccio un bimbo paffuto dagli occhi cerulei, vestito con un piccolo gilet di jeans. Un piccolo biker. Li ho guardati e gli ho sorriso come quando guardi gli amori della tua vita. Ricordo che toccavo la pancia come se fosse in arrivo un quarto amore. Mi svegliai felice, appagata, ma con un unico dubbio… chi era quell’uomo?.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Non c’è da ridere. Credo che fare un bambino sia la pazzia più grande da condividere con un uomo perché non solo vuoi lui, ma anche il desiderio che un’altra persona gli assomigli.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Riflettevo su questa cosa proprio l’altra sera mentre con la faccia dipinta di colori fluo ero presa a scatenarmi al ritmo delle hit dei mitici anni ’80. In un miscuglio di generazioni, tra chi le cantava perché c’era e chi si muoveva perché la serata Club Haus è una moda. In quel momento sarei potuta essere stata a casa, con i bambini che non ho. Mia madre in fondo alla mia età ne aveva due e nemmeno piccoli… All’epoca la vedevo “vecchia”, ora mi rendo conto che è stata una mamma-bambina. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Mi chiedo se sia egoismo o altruismo. Da una parte non mi sento pronta a rinunciare ai miei ritmi e abitudini, dall’altra so che se non avessi tentato di realizzare i miei sogni, investendo tempo e giornate senza fine sarei stata una mamma frustrata. E già, perché io, dei nani vorrei godermeli, portali in giro con me, avere quel lusso chiamato tempo. Mi salva il pensiero che a trentasei anni sei una zia giovane, soprattutto per le figlie adolescenti delle tue amiche e quindi c’è ancora tempo.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Di una cosa sono sicura: le mamme sono super eroi, ma non perché hanno figli sono donne migliori. Se fosse così ci sarebbe solo buone mamme…</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono scelte e vanno rispettate. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Prima di guardare stranita una donna, prima di ricordarle che dono meraviglioso sia un figlio, domandatevi se quella donna, che magari vi sta sorridendo, abbia scelto di non averne o sia il destino ad averglielo imposto. Se beccate una come me farà spallucce e penserà che intanto voi vorreste poter uscire fuori casa almeno 1/4 di quello che io sono fuori casa, che vorreste il tempo per stare da sole senza che qualcuno vi chiami sempre “mamma qua, mamma là”. Non fate “no” con la testa, siate oneste, almeno con voi stesse. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel caso contrario, però, rendetevi conto di essere delle carnefici a volto scoperto, che sbattono la loro fortuna in faccia a chi vorrebbe anche solo poterne accarezzare la possibiltà. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Mi dico sempre che ci sono troppi genitori che si meriterebbero un figlio e non riescono ad averlo e troppi che sarebbe stato meglio fossero andati a fare una passeggiata piuttosto che procreare.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ma in fondo cosa ne so io che sto scrivendo alla luce della lampada a forma di Nutella in compagnia di un fenicottero rosa che mi guarda? </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Credo mangerò un'altra Haribo.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; font-size: 16px; line-height: normal; min-height: 19px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; font-size: 16px; line-height: normal; min-height: 19px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; font-size: 16px; line-height: normal; min-height: 19px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; font-size: 16px; line-height: normal; min-height: 19px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; font-size: 16px; line-height: normal; min-height: 19px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: Times; font-size: 16px; line-height: normal; min-height: 19px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-50003516309928889942017-05-05T01:31:00.003-07:002017-05-05T04:20:06.964-07:00DA INSTAGRAM ALL’ANIMA, LA LINEA PERFETTA.<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-3EUlgB3CbO0/WQw4N2_KZ9I/AAAAAAAADew/cv8ZsPR-DowtHHpWPT4MfeJqPLGsOTT7wCLcB/s1600/feltrinelli.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; font-family: Helvetica; font-size: 14px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-3EUlgB3CbO0/WQw4N2_KZ9I/AAAAAAAADew/cv8ZsPR-DowtHHpWPT4MfeJqPLGsOTT7wCLcB/s400/feltrinelli.JPG" width="382" /></a><span style="-webkit-text-stroke-width: initial;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">“Ci si può infatuare di un profilo Instagram?” si era chiesta quando si accorse che ogni giorno aspettava ansiosa un post, di quel profilo che fino a poco tempo prima le era sconosciuto, uno tra i tanti.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="-webkit-text-stroke-width: initial;">Non aveva un’orario, arrivava, punto. Lei controllava, aprendo e chiudendo la App, quasi a intervalli regolari, per paura di perdere quel modo di guardare il mondo. Era un mondo fatto di curve dritte e linee perfette. Uno sguardo acuto, curioso, attento al dettaglio, a ciò a cui le persone non fanno caso. Ad ogni post un commento, una citazione in cui trovare un messaggio sottile, velato ma altrettanto diretto.</span><span style="font-kerning: none;"></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">In particolare la colpì un’immagine. Sembrava una chiave di violino, forse una mensola di design o la decorazione di un portone, ma Rachele aveva deciso che si trattasse di un’onda, lei ci vedeva un’onda.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Andò a leggere curiosa il testo come se già ne conoscesse le parole: </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>“Aveva sempre avuto un senso dell’assurdo ben sviluppato - addirittura, direi, una filosofia che ruotava intorno al gusto dell’imperfezione, al sentimento classico del possibile, all’idea che gli dei si trastullino con noi”. Una vita sulle onde. #williamfinnegan #giorniselvaggi #surfinglife #openbookclub #bebookers #moodoftheday</b></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Sussultò come se le avessero letto il diario segreto che teneva al tempo del liceo, ma con una mano delicata tanto da non sembrare invadente. Prese il libro che stava leggendo perchè come un Tommaso doveva constatare che fossero le stesse parole che quel pomeriggio aveva sottolineato a matita. La piega su quelle pagine rugose e la nota sulla terza di copertina confermò l’ipotesi. Stavano leggendo lo stesso libro, facendosi impressionare dagli stessi pensieri, immaginando lo stesso mare.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"><b></b></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Con dedizione ritagliò il tempo per aprire tutti i post, guardare attraverso i suoi occhi e immaginare tramite le sue parole.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">La aveva colpita quel nick neutro come un verbo latino. Poteva essere un uomo, una donna, una giovane o un anziano. Non aveva sesso, età, mestiere o forma eppure le si arrossavano le guance ogni volta che apriva quel profilo.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Pensava che non avrebbe più sentito la primavera invadere il suo stomaco, ma improvvisa in una fredda giornata di fine febbraio il sole le attraversò l’anima. Una linea perfetta tra ragione e cuore.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Chi si celava dietro i libri di D.J. Wallace, le pagine di Carver, l’armonioso sempervivum, le corde di una chitarra, le geometrie dei palazzi, la giocosità delle città, le fragilità di chi aveva sofferto, ma credeva nell’amore cercandolo tra i colori accesi della vita e le note acute dei silenzi. Chi poteva cercare la Bellezza con lo stesso punto di vista che avrebbe avuto lei, con la stessa spasmodica ricerca dell’angolatura, la luce e le sue ombre.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Rachele aveva quasi paura a immaginare, a disegnare una fisionomia. Sicuramente una persona curiosa, attenta ma dotata di leggerezza e resilienza pensava.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Di primo acchittò immaginò un uomo. Probabilmente sui quaranta, una vita e una donna alle spalle. Non doveva essere finita bene, non per lui almeno. Un archietto, un designer o un filosofo. Le piaceva immaginare un uomo capace di essere vicino anche a chilometri di distanza, capace di grande passione e tenerezza.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Forse proprio quel romanticismo un pò vintage faceva deviare l’idea sul fatto che fosse una donna. Una lettrice assennata e una vaggiatrice per dedizione. Gioiosa e fresca come la rugiada sui mughetti. Il suo profumo ricercato, ma delicato sulla pelle bianca.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">La curiosità era più forte della tenacia. Rachele cercò qualche indizio che ne potesse svelarne l’idendità. Degli occhi azzurri, mani sottili gli unici appigli di foto sfocate e mai in dettaglio.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Aveva inziato a mettere un like a ogni post sperando che si accorgesse di questa sua ammirazione. Ogni tanto tanto un commento, ma con il timore di essere come uno sconosciuto che bussa la porta con la pretesa di entrare ed essere a casa.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Rachele si sentiva ridicola all’idea di aspettare quel post, ma non poteva farne a meno. Decise di scrivergli. Poi abbandonò l’idea, che riprese con la scusa di un augurio formale per una delle tante ricorrenze sul calendario.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Riaprendo Instagram un’icona segnalava un messaggio privato. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Il cuore iniziò a battere con la foga di chi vuole sapere e la paura di non è sicuro di voler conoscere la verità. Tanto chi stava davanti allo schermo sapeva, almeno virtulamente, sapeva chi fosse, nome e cognome inclusi.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Un click tra loro. Un grosso respiro e… “Auguri anche a te”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Rachele sospirò sollevata, l’identità non era stata svelata. La sua fantasia poteva continuare a non avere limiti.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Come un “ciao” quotidiano si scambivano like, una sorta di caffè pagato al bar.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">E’ noto che la curiosità sia femmina. Genera aspettative e a un certo punto, nonostante l’intelletto suggerisca il contrario, chiede risposte univoce e delinate.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Rachele voleva attaccarsi a una ruga, un’espressione facciale, degli occhi, una smorfia della bocca o il gesto inconsapevole di una mano.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">“Vediamoci” scrisse in un giorno di pioggia che l’aveva riporata a un inverno troppo rigido per un cuore che inseguiva il sole. In un pomeriggio in cui cercava la luce.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Nessuna risposta. Rachele si convinse di avere rotto magia con quella richiesta capricciosa.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Una mattina aprile smise di piovere. Era da poco passata l’ora del secondo caffè mattutino, quella in cui di solito suona il postino.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">“Domani. Mezzogiorno. Fondazione Feltrinelli. Sarò lì”.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Rachele non rispose.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Contò i passi che la dividevano dall’entrata e dalla tanto ricercata realtà. Di lì a poco avrebbe incontrato lei o lui, non importava. Avrebbero per la prima volta guardato nella stessa direzione. Una linea perfetta tra loro.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Le 11.59.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Rachele sì fermò di scatto sapendo di essere osservata e decisa voltò le spalle all’immenso edificio-acquario. Fece uno scatto delle pareti di vetro mettendolo on line istantaneamente: </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>“Nuda sei semplice come una delle tue mani,</b></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente”. #ore12 #pabloneruda #lalineaperfetta</b></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; line-height: normal; min-height: 18px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-kerning: none;"></span><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><i><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Aspettandoti. Dedicato a te…</span></i></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial; color: #4f4f4f; font-family: Verdana; font-size: 14px; line-height: normal; min-height: 17px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-49017788277640870492017-04-05T04:45:00.001-07:002017-04-05T05:07:02.310-07:00DIARIO DI UN CUORE/5 - TI PRESENTO LUI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZgiYTrxnkb0/WOTYrFWAVDI/AAAAAAAADec/acQlVf81WkcekxG-PN_1ChYHK7WOwN_WgCLcB/s1600/record.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZgiYTrxnkb0/WOTYrFWAVDI/AAAAAAAADec/acQlVf81WkcekxG-PN_1ChYHK7WOwN_WgCLcB/s320/record.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Sciocco, stupido, testone. Immaturo, vanitoso e anche permaloso.</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Mi chiedo come tu, che sei così sensibile e intuitivo, abbia pensato anche solo per un istante che io possa vivere senza di te. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Tu con il tuo amico Stomaco non sapete guardare alle sfumature, nemmeno quelle che mi hai insegnato tu, come prendere le distanze per avere un punto di vista obiettivo.</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Amare vuol dire anche questo, allontanarsi per capire. E io, questo ho fatto. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Hai faticato molto in questi anni, la vita non ti ha risparmiato nulla. Le gioie ti hanno riempito, gli amori hanno dato e tolto, ma le cure e i grandi dolori ti hanno indebolito. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ricordi quel giorno di giugno di qualche anno fa quando ti sei letteralmente crepato?. Io perfettamente: crepe che si irradiano furenti dalle pareti al centro, per frantumarti in mille cocci di vetro. Ero sicura non avremmo più sentito nulla. Abbiamo superato anche quella, con fatica, imparando a gioire anche nell'oblio. É successo un giorno a caso quanto ci siamo sentiti dire dalla voce di una saggia "Non sei obbligata a voler bene. Non per sangue e dovere".</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Abbiamo ritrovato la leggerezza. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Ma sei cocciuto e mi lanci in imprese grandi anche per te. Ti doni, impavido senza pensare alle conseguenze. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">E allora ci ho pensato io, alle conseguenze.</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Hai ragione c'è stato un altro e ci sarà ancora.</span><br />
<a name='more'></a><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"> Non te ne ho parlato per non caricarti di ulteriore stress, per non farti sentire la mia preoccupazione. Testa e razionalità sono state fondamentali.</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Lui si chiama Holter e non è un bell'americano pronto a farmi fare follie, ma l'inventore dell'omonimo apparecchio che ha registrato tutti i tuoi c'era ala possibilità che tu fossi malato senza esserne sicura? Potevo dirti che un tizio in camice bianco mi aveva detto "partiamo malino". Non ho l'indole del carnefice. Piuttosto sono iperprotettiva, meglio un problema a me che a te. Ecco perchè siamo stati pelle a pelle, giorno e notte con questo sconosciuto. Per capire cosa ti passa per il muscolo maledettamente pensante che sei.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">La primavera stava arrivando e io volevo che tu fossi pronta ad accoglierla in pieno,di nuovo, come sappiamo fare noi. Per innamorarci, perderci nei profumi, nei colori e nelle emozioni.</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "\22 verdana\22 " , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Risultato? 150 Bpm a ritmo sinusale, che tradotto vuol dire che tu sei matto e io ipersensibile...</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Siamo una bella coppia di scoppiati. </span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "\22 verdana\22 " , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;">Devi fidarti di me sempre, come io lo faccio con te. Ma la cosa che più di tutte devi sapere è che ti amo. Con tutto il mio cuore!</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: start;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Leggi anche:</span></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="color: #888888; font-family: impact, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0.75em 0px 0px; position: relative; text-align: start;">
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore-lo-sconosciuto.html" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/1 - Lo Sconosciuto</a></h3>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="color: #888888; font-family: impact, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0.75em 0px 0px; position: relative; text-align: start;">
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore2-madness.html" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/2 - Madness</a></h3>
<br />
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore-anche-tu-sei-andato.html#more" style="font-family: impact, sans-serif; font-size: 24px;" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/3 - Anche tu sei andato via</a><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: start;">
<div>
<br /></div>
</div>
</div>
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore4-ti-amo.html" style="font-family: impact, sans-serif; font-size: 24px; text-align: justify;" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/4 - Ti Amo </a><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<br /></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-39492792412667103282017-02-28T23:33:00.000-08:002017-04-05T05:05:04.334-07:00DIARIO DI UN CUORE/4 - TI AMO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-tNS91LBeoH4/WLXr9e46kYI/AAAAAAAADeE/Zfo-TDyVBYEt7dxdL02OQIcRl5uGPIByQCLcB/s1600/ti%2Bamo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="282" src="https://3.bp.blogspot.com/-tNS91LBeoH4/WLXr9e46kYI/AAAAAAAADeE/Zfo-TDyVBYEt7dxdL02OQIcRl5uGPIByQCLcB/s400/ti%2Bamo.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">CANAGLIA! Io lo sapevo. Ve lo avevo detto. Non si è fatto più sentire. Sparito, evaporato, eclissato.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sono stato spiegato?! E io che rimango qui al mio posto, fedele accanto a lei che mi sfugge.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ho notizie da Testa che lo pensa spesso e da Razionalità che capisce la sua assenza, lo giustificano perché è la sua assenza ha un senso logico. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Io no. Non capisco. Uno non può starti vicino praticamente h24 per una settimana, andarsene con la promessa di tornare per poi lasciarti senza notizie. E tu cosa fai? Stai lì buona buona ad aspettare. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Non si è mai sentita sta storia. Un pò di dolore, afflizione rabbia sarebbero il minimo sindacale.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Certo che se mi lasci fuori... Non soffri, è vero, ma non ami. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Quello che più mi preoccupa è l'assoluta serenità, quasi leggerezza che la accompagna. Me ne sono accorto perché non riesco nemmeno più a farle venire la tachicardia. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Forse ho sbagliato tutto. Devo fermarmi un momento e rivedere le mie posizioni. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Lei vive benissimo senza di me, anzi, a vederla direi molto meglio. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Mi si spezza il cuore, cioè mi sento spezzato, tradito, imbrogliato. Io lo so che abbiamo passato dei bei momenti insieme. Tanti. La prima volta che si è innamorata. Imbranata lei, imbarcato lui. Eppure quando si guardavano negli occhi erano una cosa unica. Le prime scoperte, senza scoprirsi mai.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Siamo stati malissimo insieme quando è stata tradita, per la prima volta, per un'altra. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Abbiamo sognato insieme facendo teatro, abbiamo combattuto pieni di passione per tentare di salvare il mondo con lo spirito carico di ideali. Un classico.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">E possiamo dimenticare quella sera in cui avevamo deciso che e gli uomini sarebbero rimasti fuori dalla nostra vita ed è arrivato lui. La gente ballava, lei lavorava. Due grandi spalle strette in una t-shirt di Calvin Klein avevano attratto la sua attenzione. Nello stesso momento in cui i loro occhi si erano incrociati era stato Amore. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ricordo come fosse ieri quel bacio inaspettato. Leggero, morbido sulla guancia sinistra. Nulla era stato più come prima. La aveva fatta sentire Donna, capace di osare, di spingersi oltre sui limiti. Quando lui la guardava lei si sentiva bellissima. Il suo profumo sulla pelle la faceva sentire una regina anche senza trucco e le scarpe basse. La cosa sorprendente è che tutti si accorgevano di questo suo cambiamento. La luce nei suoi occhi era unica.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ne abbiamo passate troppe insieme per lasciarci.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Va bene la crisi, ma credo sia</span></span><br />
<a name='more'></a><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"> prematuro </span><span style="font-size: large;">mettermi in cassa integrazione.</span><span style="font-size: large;"> Abbiamo ancora così tanto di cui godere insieme. Non posso rinunciare ad Amare ancora.</span></span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Tu puoi? Se è così devo dirmelo. No fare la stronza, so che ti riesce benissimo. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Vuoi ignorarmi? Non puoi, lo sai. Sai che se tiri la corda poi mi perdi? Ti accorgerai di quanto ti manco quando sarà troppo tardi. Non mi meriti. Se preferisci altro, forse mi sono sbagliato su di te. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Tornerai, lo so. Ma io non sto qui ad aspettarti. O forse sì, dopotutto sono il tuo Cuore e come tale sono in una gabbia, la tua.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">O mio Dio. Sono innamorato. Sono innamorato di te. Ti prego ho bisogno di te. Mi manca il fiato, non riesco a dilatarmi, non mi arriva il sangue ai ventricoli, mi sento scoppiare. Guariscimi.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ora taccio, non amo essere invadente, ma tu smettila di pensare lui. Mi manchi. Questo devi saperlo, anche se ora non sembra contare più. Anche sei sei felice ugualmente. Torna. Te lo dico col Cuore.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Leggi anche:</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); color: #888888; font-family: Impact, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0.75em 0px 0px; position: relative;">
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore-lo-sconosciuto.html" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/1 - Lo Sconosciuto</a><span id="goog_647650522"></span><span id="goog_647650523"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a></h3>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); color: #888888; font-family: Impact, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0.75em 0px 0px; position: relative;">
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore2-madness.html" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/2 - Madness</a></h3>
<div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); color: #888888; font-family: Impact, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0.75em 0px 0px; position: relative;">
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore-anche-tu-sei-andato.html#more" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/3 - Anche tu sei andato via</a></h3>
</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-41954803044823091672017-02-16T12:29:00.000-08:002017-02-16T23:26:16.970-08:00DIARIO DI UN CUORE/3 - Anche tu sei andato via<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-S9Y_HF44CHU/WKYLOXft7XI/AAAAAAAADds/m13e20Rh2RUo5TjZcLato4GO0nOswQSzQCLcB/s1600/mani_al_tramonto%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="295" src="https://1.bp.blogspot.com/-S9Y_HF44CHU/WKYLOXft7XI/AAAAAAAADds/m13e20Rh2RUo5TjZcLato4GO0nOswQSzQCLcB/s400/mani_al_tramonto%2B%25281%2529.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="-webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #444444;">Dal mare è arrivato, dal mare è ripartito. Lo sapevo che non sarebbe rimasto. Senza me nessuno rimane. Egocentrico e accentratore? Certo! Come dice Lei sono “UN MALEDETTO MUSCOLO PENSANTE”. Puoi essere d’accordo con me o meno, puoi considerarmi e decidere che per la tua vita non sono importate, puoi tentare di escludermi, ma, in “Cuor tuo”, sono la voce della coscienza, quella che dice la verità anche quando non vuoi ascoltarla. Custodisco le tue paure e tuoi più intimi segreti, solo a me non puoi nasconderli. Ecco perché cerchi di evitarmi. Ho il potere di farti volare e sbatter la faccia su un asfalto coperto di ghiaia in un tempo talmente piccolo da sembrare irreale.</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Questa volta però sono confuso. Lei sembra aver trovato una sua dimensione senza di me. Testa e Ragione hanno fatto davvero un bel lavoro. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">“Dove sei andata, cos?hai fatto mai?</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Una donna, donna dimmi</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Cosa vuol dir sono una donna ormai”</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Battisti detta i beat della mia preoccupazione.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La sento più leggera, dinamica, esplosiva. Il viso è disteso e luminoso nonostante </span><br />
<a name='more'></a><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">non dorma quasi. Gli occhi ammiccano alla vita in ogni momento: al bar quando chiede un caffè, quando si perde a guardare la gente in metropolitana o passeggia sola per la città.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Non capisco, davvero. Mi viene quasi il dubbio che potrei non essere fondamentale per la sua felicità.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">É partito lasciandola con la promessa di tornare con delle notizie importanti per loro. Guardavano il mare tenendosi stretti. Una promessa solenne, immagino.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Lei gli ha creduto e lo aspetta. Senza ansia, senza controllare nervosamente le e-mail o posta. Non è questione di fiducia, ma di certezze. Gli crede, punto. Usa la logica, senza fronzoli, senza costruire castelli in aria.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Chi è lui per fare questo? </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Insisto nel recriminare la mia presenza con attacchi di tachicardia talmente forti da farli sembrare attacchi di panico. L’unico a essere in panico però sono io. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 14px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">E se non mi volesse più?</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Leggi anche:</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span><br />
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="color: #888888; font-family: Impact, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: normal; margin: 0.75em 0px 0px; position: relative; text-align: start;">
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore-lo-sconosciuto.html" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/1 - Lo Sconosciuto</a></h3>
<div>
<br /></div>
<div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="color: #888888; font-family: Impact, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: normal; margin: 0.75em 0px 0px; position: relative; text-align: start;">
<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore2-madness.html" target="_blank">DIARIO DI UN CUORE/2 - Madness</a></h3>
</div>
</div>
<div>
<br /></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-64472335816302409282017-02-08T23:30:00.000-08:002017-02-16T12:19:33.054-08:00DIARIO DI UN CUORE/2 - Madness<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-TlCH4tSDV9c/WJpSYbk0tgI/AAAAAAAADdc/Ywd65TBremYYei4ZEHcm6hjTkytUsBOdgCLcB/s1600/heart-beat-day_55e78b7fbeb0bff6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-TlCH4tSDV9c/WJpSYbk0tgI/AAAAAAAADdc/Ywd65TBremYYei4ZEHcm6hjTkytUsBOdgCLcB/s400/heart-beat-day_55e78b7fbeb0bff6.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">m-m-m-m-m-mad-mad-mad</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">m-m-m-m-m-mad-mad-mad</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">m-m-m-m-m-mad-mad-mad</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">m-m-m-m-m-mad-mad-mad*</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 16px;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Cose da matti: non è ancora andato via. Testa e Razionalità mi hanno teso un agguato degno di una donna, anzi di due donne. Incazzate, specificherei. E lei, lei, lei… gli da retta. Si è preso il suo posto senza chiedere. Arrogante, sfacciato,irrimediabilmente affascinate. Ergo, vanno ancora di moda i belli tenebrosi. Non c’è altra spiegazione. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ma stiamo scherzando?! </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Lo osservo da vicino, più di cosa non possa immaginare.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sta lì appiccicato, non si muove dalla sua pelle morbida, chiara e delicata. Dio che nervi. Io, misero Cuore, sono stato messo da parte. Ho il permesso di svolgere le mie funzioni fisiologiche. Stop. Non posso pensare, non posso sentire, posso solo scandire il tempo che mi passa addosso con i battito. E con lui che mi faccio sentire. Aritmico, scoordinato e impulsivo. Ribelle. I ribelli fanno colpo no? O lo fanno venire nel mio caso. Anyway, il problema non son io, ma lui. Lui che le ha sedotto la mente, senza interpellare il suo cuore, ossia me. Avevo sentito leggende metropolitane in merito. Ma che vita è senza sentimenti?.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">I ragazzi di oggi lo chiamano Carpe Diem.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Vivere l’attimo, non preoccuparsi del domani o delle conseguenze.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Come quelle di una notte di febbraio in cui</span><br />
<a name='more'></a><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"> due scellerati decidono di sfrecciare con una cabrio per bere una cosina in riva al lago. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Vi domandate cosa ci sia di strano, vero? La cabrio era aperta. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><i>Chissene </i>se domani avremo l’influenza. Eccitazione è andata a dar man forte a Testa e Razionalità. Se non fosse stato per la temperatura polare sono sicuro che le si sarebbero incastrati i moscerini tra i denti di quel sorriso smagliante da Stregatto. Sicuramente non se ne è accorta inebriata dal suo stesso profumo. Ha scelto quello corposo, avvolgente, <i>hermoso</i>. Conosco bene quel profumo... Non è quello che mette quando esce anche con me. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Non c’è più religione. Dove sono finite le donne romantiche, quelle che non si accontentano, che vogliono e credono che mente, cuore e corpo debbano essere una straordinaria sinfonia di primavera.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Cosa vuol dire vivere un attimo quando puoi vivere una vita fatta di attimi?</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sarò un eterno romatico, è vero, però sono convinto che una vita senza Cuore sia inutile. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sì, son di parte, ma la parte migliore di lei. Lei con me è una potenza. Ridiamo, piangiamo, ci arrabbiamo, ci innamoriamo e ci consoliamo. Quando sono con lei, e lo dico con orgoglio, gli occhi le ridono, i sorriso è invitante come un cannolo siciliano e i pensieri son leggeri e frizzanti come un calice di Prosecco. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ultimante non la riconosco. Così donna, così determinata, così indipendente. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La preferisco quando è ironica, pazzerella, un pò impacciata. Trovo sia irresistibile quando diventa rossa per un complimento e si fa piccola tra le sue stesse braccia. Quella è la mia ragazza. É quella la ragazza che sto aspettando. Per lei posso aspettare. Tornerà.</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">So che lui se ne andrà, che la lascerà. Testa e Razionalità non avranno scampo e io tornerò a decidere con lei. L’importante non è vincere una battaglia, ma la guerra. </span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Coso sappi che ti tengo d’occhio, anche se mi porti a sotto zero. E ricorda:</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(35, 35, 35); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<i><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">“Mi piace essere la cosa giusta nel posto sbagliato e la cosa sbagliata nel posto giusto, perché accade sempre qualcosa di interessante ”**.</span></i></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(35, 35, 35); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 18px;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(35, 35, 35); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 18px;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Leggi:<a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore-lo-sconosciuto.html" target="_blank"> Diario di un Cuore/1 - Lo Sconosciuto</a></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 14px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><i></i><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 14px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">* Madness - Muse</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(79, 79, 79); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">** Andy Warhol</span></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7609465957587587051.post-59008325965144663302017-02-06T23:58:00.000-08:002017-02-08T14:26:35.305-08:00DIARIO DI UN CUORE/1 - Lo Sconosciuto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-msFukQtItkI/WJj5GRO8WnI/AAAAAAAADdA/X97SDHqhrxUkRMmGSw7JX7WaIIt05du5gCLcB/s1600/heart%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-msFukQtItkI/WJj5GRO8WnI/AAAAAAAADdA/X97SDHqhrxUkRMmGSw7JX7WaIIt05du5gCLcB/s400/heart%2B1.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="-webkit-text-stroke-width: initial;"><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">É più facile stabilire se ci sia vita su Marte che conoscere il segreto per capire una donna.</span></div>
</div>
</div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La amo. La amo da ancor prima che si rendesse conto che io fossi con lei. Conosco tutti i suoi segreti, solo a me non può nasconderli, solo io posso custodirli.</span></div>
</div>
</div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Si ostina a dare spazio alla sue amiche Testa e Razionalità. Pensa, birbante che non è altro, che farsi guardare le spalle da quelle lì circoscriva le fitte provocate dal dolore, dalle delusioni e dai sentimenti in generale.</span></div>
</div>
</div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 14px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ultimamente abbiamo un rapporto conflittuale. Io insisto perché mi ascolti, lei a dire che sono matto, irresponsabile e impulsivo. In una parola: impegnativo. Da che pulpito… Ma cosa può pretendere dal suo Cuore? </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Se la prende con me e poi, d’improvviso, arriva lui. Io lo definirei “un colpo di testa” della mia stimata collega lassù. Per fortuna che “lei pensa” e quello irrazionale sono io!</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sono attonito e preoccupato. Non l’ho scelto io, ha fatto tutto da sola e diciamocela tutta, non mi piace. Da quando in qua è la testa che sceglie? Da quando si cancellano gli appuntamenti per andare a zonzo?. Sono arrivati gli alieni e nessuno mi ha avvisato. Ecco mi viene la tachicardia. Troppa. Ansia. Chi è, ma sopratutto cosa vuole?</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Hanno scelto la spiaggia per conoscersi, le onde per prendere confidenza, il vento per stringersi in un abbraccio. Rimango in silenzio, cerco di ascoltare i suoi pensieri. Testa mi blocca. Dice che non sono affari miei, che faccio solo danni. Eppure non credo o per lo meno non è mai stata mia intenzione. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il profumo del mare arriva prepotente ad accarezzarci con la schiuma delle onde che si infrangono sul viso</span><br />
<a name='more'></a><span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">. Non posso sentire , ma posso ricordare. Cerco di farlo con lei, ma Razionalità mi blocca. Esiste il presente, ci sarà un futuro, ma il passato oggi non conta. Assaporare il momento, respirare a pieni polmoni l’aria che inizia a sapere di primavera, questo è dato ricordarlo. Ma nulla più, non sarebbe saggio. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Amo quando sorride, anche se non è merito mio. Lui sta lì, paziente, silenzioso a guardarla, ad ascoltarla. Sembra quasi la sorvegli per evitare che si faccia male. </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Non vogliono dirmi chi sia. Ho paura che resti, lo percepisco come un intruso. Questione pelle. Il ritmo aumenta, è il caso che mi calmi. Non essere geloso, mi dico.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Lo ripeto e confido che sia il capriccio di un giorno di fine inverno. Sono sicuro che domani ci sveglieremo soli. Sono sicuro che non possa fare a meno di me. É solo la follia di un giorno…</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Leggi anche</span><br />
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #444444; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><a href="http://blondemindiblondie.blogspot.it/2017/02/diario-di-un-cuore2-madness.html" target="_blank">Diario di un Cuore/2- Madness</a></span></div>
<div style="font-family: arial; min-height: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
Blondiehttp://www.blogger.com/profile/01602467226305870501noreply@blogger.com0